L'Italia blocca TorrentCrazy e SumoTorrent per pirateria

La Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha ordinato l'oscuramento di TorrentCrazy e SumoTorrent, due noti siti specializzati in pirateria.

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a cura di Dario D'Elia

TorrentCrazy.com e SumoTorrent.com sono stati oscurati per ordine della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania. I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli (SA) hanno eseguito il provvedimento "al fine di interrompere l’illecita diffusione di opere coperte dal diritto d’autore online, con fini di lucro". Nello specifico il blocco riguarda i domini sumotorrent.sx, torrentcrazy.com, torrentcrazy.in e torrentcrazy.me, come riporta Osservatorio Censura.

Gli Internet Service Provider operanti su tutto il territorio nazionale hanno ricevuto l'ordine di inibizione, e quindi stanno proseguendo con gli oscuramenti e il blocco degli accessi IP.

Torrent Crazy

Da rilevare che la procura campana tra il 2012 e il 2013 ha oscurato altri 3 portali pirata, tra cui la piattaforma internazionale Futubox. "[...] gestita dall’Ucraina e con articolazioni anche nel nostro Paese, attraverso la quale era possibile accedere all’intero palinsesto del network Sky in alta definizione, abbonandosi al prezzo di 8 Euro mensili", precisa la nota ufficiale della GdF.

TorrentCrazy e SumoTorrent pubblicavano link che consentivano il download di opere coperte da copyright (musica, prodotti cinematografici, libri e riviste, serie TV, cartoni animati, videogiochi, software). "I siti oscurati si presentavano come forum, nonché tracker, finalizzati alla raccolta, indicizzazione e diffusione di materiale tutelato da diritto d’autore, attraverso la condivisione di c.d. file .torrent che permettevano di reperire sulla Rete le opere piratate", prosegue la GdF.

I server di TorrentCrazy erano localizzati in Svezia e secondo gli inquirenti ricevevano dall'Italia il 9,5 per cento delle visite (3° posizione nel mondo). Le stime indicano in 3.348.458 il numero delle opere coperte da diritto d’autore, illecitamente poste in condivisione online.

SumoTorrent

SumoTorrent, fino a poco tempo fa residente in Ucraina, permetteva l’accesso a 9.055.340 opere piratate e riceveva dal nostro paese il 16,3 per cento delle visite (1° posto nel mondo).

L'attività di lucro derivava dallo sfruttamento della pubblicità online resa disponibile in diversi punti delle pagine ospitate, mediante banner, pop-up e pop-under. Il traffico era in costante aumento grazie alla pubblicazione tempestiva di titoli nuovi, e spesso in anticipo rispetto alla data prevista per i canali commerciali legali. La promozione del catalogo avveniva tramite social network.

"Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle di Agropoli (SA) verranno ora focalizzate sull’identificazione dei soggetti esteri che hanno partecipato alla gestione dei siti pirata, passibili di severe sanzioni di carattere penale nel nostro Paese", conclude la nota.

Intanto oltreconfine si registra l'apertura di IsoHunt.to, che però non ha nulla a che fare con il più noto IsoHunt.com, chiuso definitivamente per ordine della Giustizia USA.