L'Italia fermerà la fame nel mondo con i trattori autonomi

VisLab, fiore all'occhiello italiano nella progettazione di auto senza conducente, ci racconta le sue ultime novità tecnologiche: trattori automatizzati capaci di produrre cibo per tutto il Pianeta e auto cittadine con 26 telecamere a basso costo, altro che Google Car.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Introduzione

Le auto che si guidano da sole, o self driving car che dir si voglia, sono uno degli argomenti più chiacchierati del momento, pochi sanno che una delle aziende globali più avanzate con la progettazione è l'italiana VisLab, che sta lavorando a una vettura con 13 telecamere a doppio sensore e a basso costo integrate nelle carrozzeria, capaci di dare all'auto una visione 3D a 360 gradi di tutto quello che accade attorno.

Per usarle in città ci vorranno ancora anni, ma prima ci aspetta una rivoluzione inattesa di portata ancora più grande: quella dei trattori automatizzati, capaci di arare, seminare, raccogliere, irrorare i campi giorno e notte, senza conducente. Secondo il professore Alberto Broggi di VisLab, "questa è la vera rivoluzione perché il trattore automatico è il modo con cui si produrrà cibo per tutto il Pianeta".

Rivoluzione agricola alle porte

Queste e altre novità sono state l'argomento di un'interessante intervista con Alberto Broggi, numero uno di VisLab Italia e docente di Visione Artificiale all'Università di Parma, che ci ha spiegato anche le difficoltà che la sua azienda incontra nella progettazione a causa della burocrazia italiana.

Partiamo proprio da quest'ultimo punto: la Motorizzazione della California ha deciso di regolamentare la tecnologia emergente mediante il rilascio di appositi permessi di circolazione. Le self driving car si potranno muovere in semi autonomia nel traffico di tutti i giorni sia in città sia sulle autostrade, a patto che l'azienda produttrice sia intestataria di un apposito permesso e che sia presente a bordo un autista in carne e ossa capace di assumere il controllo del veicolo nel caso in cui il computer di bordo dovesse prendere decisioni rischiose o perdere il controllo.

BRAiVE

L'ente ha già consegnato i permessi a tre aziende che potranno usare 29 veicoli sulle strade e autostrade; la maggior parte saranno Google Car, ma ci saranno anche modelli di Mercedes e VolksWagen. Quello californiano è un passo fondamentale per non frenare l'attività di ricerca e sviluppo e quindi favorire un'industria emergente. In sostanza c'è un ente unico e chiaramente identificato a cui rivolgersi, e che in tempi rapidi – presentando la corretta documentazione – concede i permessi di circolazione.

Esattamente il contrario di quanto avviene in Italia, dove VisLab lavora da anni a diversi progetti fra cui Argo del 1998, il viaggio Parma-Shanghai e BRAiVE (L'auto senza guidatore più avanzata del mondo è italiana). "Quando abbiamo fatto il test l'anno scorso abbiamo avuto molte difficoltà nel trovare quantomeno gli interlocutori giusti con cui parlare per avere almeno l'autorizzazione per fare un test" ci racconta Broggi. "Non dico di fare i test come avvengono in California, noi chiedevamo proprio un giorno in cui volevamo fare un test particolare sulle strade aperte al traffico, ed è stato un pasticcio" ci spiega Broggi.

"Siamo riusciti grazie all'interessamento del DISS (Centro della Sicurezza Stradale) che ha chiesto alla motorizzazione, al ministero, alla polizia stradale, alla polizia municipale e al comune.  Ma non c'è una procedura, almeno io non la conosco e nessuno me l'ha indicata.  Abbiamo avuto grosse difficoltà ad arrivarci e penso che non lo faremo di nuovo perché è stato più difficile riuscire a trovare le autorizzazioni che mettere in piedi il veicolo e implementare la parte tecnica".