L'IVA ridotta sugli e-book viola le norme UE

La Commissione UE è pronta ad avviare la procedura di infrazione contro Francia e Lussemburgo, colpevoli di aver illegalmente abbassato l'IVA sugli e-book. La normativa vigente non lo consente. In ogni caso entro la fine dell'anno dovrebbe essere presa una decisione sull'intero settore.

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a cura di Dario D'Elia

Francia e Lussemburgo rischiano di essere multate dall'Unione Europea per aver abbassato l'IVA sugli e-book. Qualche giorno fa la Commissione UE infatti ha avviato la procedura di infrazione poiché la normativa vigente consente riduzioni solo su alcune tipologie di beni e servizi. L'acquisto online di e-book non rientra fra le possibilità quindi i francesi e i lussemburghesi saranno costretti a rinunciare ai prezzi ridotti di cui godono da gennaio: l'IVA è stata abbassata rispettivamente al 7% (in Francia il libri tradizionali sono tassati al 5,5%) e al 3%.  

Il problema è particolarmente sentito anche in Italia, dove sugli e-book pesa un 21% contro il ben più favorevole 4% del cartaceo. L'Unione Europea però si sta muovendo ed entro la fine dell'anno dovrebbe decidere per stabilire un nuovo regime favorevole sia al digitale che al mercato tradizionale. Non bisogna infatti dimenticare che l'equilibrio tra i due settori è delicatissimo. Favorire troppo gli e-book vorrebbe dire condannare al crollo delle vendite il cartaceo.

Ma esistono iBook a basso prezzo?

Il problema è che la decisione sull'argomento non può che essere comunitaria: se uno Stato membro fosse favorito rispetto agli altri, con la distribuzione digitale si potrebbero creare effetti distorsivi alla concorrenza. Ad esempio, chi potrebbe impedire ai consumatori di acquistare e-book a buon prezzo nelle librerie extra-nazionali più convenienti?

"Gli attori locali del mercato del libro elettronico si sono lamentati del fatto che alcuni degli operatori dominanti di questo mercato hanno riorganizzato i loro canali di distribuzione in modo tale da beneficiare di tali aliquote ridotte, che hanno apparentemente hanno avuto un effetto grave sulla vendita di libri (sia digitali che tradizionali) negli altri Stati membri nel primo trimestre del 2012", sottolinea il documento ufficiale UE.

A questo punto Francia e Lussemburgo hanno un mese di tempo per sottoporre le rispettive memorie difensive. Dopodiché la Commissione si esprimerà.