L'IVA uccide l'eBook e non aiuta il libro di carta

Gli eBook scaricati e letti sono in aumento, ma i fatturati sono ancora modesti: non si arriva a 40milioni di euro, complice anche l'IVA al 22% per i libri digitali, a fronte del 4% per i libri cartacei. Gli editori tornano a sollecitare Governo italiano e Unione Europea.

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a cura di Pino Bruno

Un libro è un libro, recita lo slogan della campagna dell'Associazione Italiana Editori (AIE) per sollecitare l'equiparazione dell'IVA tra libro di carta e libro digitale. In Italia, si sa, sono tassati in modo differente: il cartaceo ha IVA al 4%, il digitale al 22%. Dicono i promotori, "una storia è una storia, indipendentemente dal supporto di lettura". Già, perché nel nostro Paese il problema è un altro, non certo il contenitore: si leggono pochi libri. Troppo pochi.

È la stessa AIE a pubblicare il bollettino della situazione:

  • Nel 2013 il mercato si è contratto ulteriormente (-4,7%) e i lettori sono ulteriormente diminuiti (-6,1%).
  • Si registra un andamento negativo – per la prima volta – nel numero di titoli pubblicati (-4,1%);
  • Diminuiscono le copie vendute (-2,3%) e parallelamente calano i prezzi di copertina, sia dei libri di carta (-5,1%) che degli ebook (-20,8%, al netto dell'IVA).

Continuando a leggere il "Rapporto sullo stato dell'editoria in Italia 2014", si scopre che "la filiera editoriale nel 2013 ha sviluppato un fatturato di 2,660miliardi di euro con una flessione del -6,8% (pari a 194,2milioni di euro in meno, dati Ufficio studi AIE). Rispetto al 2010 si sono persi 572 milioni di euro pari al –17,7% (e nella stima non sono considerate le vendite di libri allegati a quotidiani e periodici).

Dunque il mercato è quello che è, fa i conti con le nuove tecnologie che hanno cambiato in questi anni i processi produttivi (il 14% delle copie è stampato con sistemi di stampa digitale), logistici (l'80,2% delle librerie non di catena e il 100% di quelle di catena ha un gestionale collegato al magazzino del distributore), distributivi (il 12% delle vendite passa attraverso store on line), di comunicazione (il 58,9% delle case editrici è "attiva sulla rete"). E soprattutto hanno cambiato il prodotto.

Continua a crescere il digitale, sia per titoli disponibili (le nuove uscite, nel 2013, sono 30.382 pari a 40.800 manifestazioni, ossia i diversi formati di pubblicazione dei titoli, ulteriormente in crescita nel 2014), che per il peso sul mercato (3% nel 2013).

Tanti eBook scaricati e letti, che però producono fatturati ancora modesti: non si arriva a 40milioni di euro e con un'IVA al 22%, che limita le potenzialità di crescita del segmento editoriale digitale.

L'AIE invoca una svolta in questo senso. Il governo italiano e l'Unione Europea devono darsi una mossa, prima che sia troppo tardi.