Lo Hobbit a 48 FPS salta la prima per colpa dell'antipirateria

Ieri sera c'è stata la prima de Lo Hobbit, ma chi voleva vedere la versione a 48 FPS è rimasto deluso. I codici DRM per sbloccare i file sono arrivati in ritardo, e in molti cinema si è dovuto rinunciare.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Flop memorabile per Lo Hobbit, o almeno per la versione 3D a 48 FPS, cioè la più attesa delle tre esistenti. Non perché il film sia brutto, ma semplicemente perché ieri sera nessuno lo ha potuto vedere. I cinema infatti non hanno ricevuto in tempo i codici per sbloccare il DRM del file, e gli spettatori sono rimasti a bocca asciutta.

Nessun problema invece per chi ha voluto vedere la versione 2D o quella 3D a 24 FPS, ma è una ben magra consolazione per chi voleva assistere a una proiezione che prometteva di lasciare il segno. Un problema che ha riguardato le 21 sale italiane dotate della tecnologia necessaria per riprodurre l'ultimo film di Peter Jackson - e il primo di una nuova trilogia dedicata all'opera di J.R.R. Tolkien. I cinema coinvolti in totale invece sono circa un migliaio, diffusi in tutta Europa.

Lo Hobbit, un viaggio inaspettato

La Techinicolor, società che doveva distribuire i codici, è intervenuta fuori tempo massimo e in qualche caso si è riusciti a proiettare l'atteso lungometraggio, ma in altri gli spettatori non hanno potuto fare altro che infuriarsi  – compresi quelli del famoso Cinema Arcadia di Melzo (MI).

Marco Letizia (Corriere della sera), riporta le parole di Piero Fumagalli, proprietario proprio dell'Arcadia di Melzo. "Siamo profondamente delusi perché è stata lesa la nostra immagine e soprattutto sono stati danneggiati i fan più accaniti e competenti che avevano scelto il nostro cinema e il formato più avanzato".

Quanto al film in sé, non lo abbiamo ancora visto e non possiamo pronunciarci. Le recensioni che abbiamo letto tuttavia sono positive, e non vediamo l'ora di sederci in poltrona anche noi per vederlo. A proposito di questo vale la pena ricordare che il romanzo Lo Hobbit si compone in effetti di un solo volume, a differenza de "Il Signore degli Anelli". La produzione però in questo caso ha deciso di riportare la storia con più dettagli, mentre dall'epopea dell'anello vista  al cinema sono state tagliate molte parti – e anche così i tre film sono piuttosto lunghi.

Sulla faccenda invece vale la pena di riflettere qualche attimo. L'incidente è accaduto perché per prevenire la pirateria i codici vengono spediti ai cinema all'ultimo momento, quindi era prevedibile che prima o poi sarebbe successo qualcosa di simile. Ancora una volta quindi si può affermare che i DRM sono efficacissimi nel complicare la vita ai consumatori onesti, mentre resta discutibile la loro efficacia come arma contro la pirateria. Quante scene simili dovremo ancora vedere?