Lo spot TV SuperQuiz ti vuole truffare il credito del cellulare

L'Antitrust ha richiesto il blocco degli spot televisivi dedicati al concorso "SuperQuiz". In verità rispondendo si sigla un abbonamento da 24,20 euro al mese per ricevere loghi e suonerie.

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a cura di Dario D'Elia

Gli spot televisivi dedicati al concorso a premi "SuperQuiz" sono una trappola, motivo per cui l'Antitrust ha deciso di sospenderne la messa in onda. In pratica si invitano i telespettatori a rispondere a un quiz dalla facilità disarmante (tipo "Chi è il miglior amico dell'uomo? Il cane o il gatto?"). Una volta spedita la risposta via SMS non solo si partecipa all'estrazione ma ci si abbona in automatico a un servizio di suonerie e sfondi chiamato "allyoucan" da 24,20 euro al mese.

L'azienda che si nasconde dietro alla campagna, D2 MediaCompany, adesso ha cinque giorni per bloccare tutto. "Parallelamente al provvedimento di sospensione l'Antitrust ha avviato un procedimento per verificare la possibile scorrettezza della pratica commerciale messa in atto dall'azienda", si legge nella nota dell'AGCM.

La risposta è: aranciata amara!

È convinzione dell'Authority che lo spot mandato in onda sia in grado di indurre in errore il consumatore: appare ambiguo e lacunoso circa i potenziali premi, la tempistica dell'estrazione (differita al 2013), il monte premi (estremamente limitato), le effettive modalità di partecipazione (anche in relazione al meccanismo di risposta a una serie di continue domande di difficoltà crescente).

Insomma, è un vero e proprio trappolone con un montepremi imbarazzante da 1500 euro. Non solo si tratta di un concorso poco allettante ma c'è da chiedersi chi realmente sia disposto a spendere più di 20 euro al mese per un abbonamento a suonerie e sfondi.

In verità quello dei servizi mobili a pagamento è un vero Far West. L'Antitrust ha persino l'ardire di vantarsi di aver comminato dal 2006, per pratiche commerciali scorrette, sanzioni pari 9,6 milioni di euro nei confronti dei principali content service provider (David2, Zero9, Neomobile, Buongiorno, Zeng, Dada, Flycell, Netsize, Zed,  One Italia, etc.) e degli operatori mobili. Neanche 10 milioni per un segmento che è sempre stato strategico per l'industria e che gli utenti conoscono bene come un po' garibaldino - quanto a rispetto per le regole.