Locuste bioniche per scovare gli esplosivi

La Washington University in St. Louis sta portando avanti un progetto per conto della Marina Militare statunitense, che prevede l'impiego di locuste con chip elettronici per scoprire la presenza di esplosivi.

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a cura di Alessandro Crea

Chi ha letto la nostra news di qualche giorno fa sul film Il diritto di uccidere, avrà probabilmente scoperto per la prima volta dell'esistenza di droni spia di dimensioni ridottissime e che somigliano a uccellini e coleotteri al fine di passare inosservati.

Alla Washington University in St. Louis però stanno andando molto oltre e hanno in mente di utilizzare locuste vere, benché modificate tramite l'innesto di chip, per scovare esplosivi nascosti.

Può sembrare fantascienza della peggior specie, degna di un B Movie poco riuscito, ma è la realtà e il progetto di ricerca è stato appena finanziato con un assegno da 750.000 dollari dalla Marina militare statunitense.

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Qual è il motivo dietro questa scelta? Lo spiega Baranidharan Raman, leader del team di ricerca: "perché reinventare la ruota? Perché non approfittare della soluzione biologica? Anche i più avanzati dispositivi miniaturizzati per la rilevazione chimica delle tracce non integrano che una manciata di sensori. Invece se si guardano le antenne dell'insetto, dove si trovano i recettori chimici, ci sono diverse centinaia di migliaia di sensori e di diverso tipo".

I ricercatori come hanno intenzione di fare per avvantaggiarsi delle incredibili capacità di questi insetti di seguire tracce chimiche anche in mezzo a molte altre? Trasformandoli in cyborg. Il progetto infatti prevede anzitutto l'impianto di un chip nella testa al fine di leggere l'attività elettrica delle antenne, con l'installazione di uno "zainetto" posteriore che raccoglie e trasmette i dati all'operatore.

Gli insetti inoltre devono essere "pilotati" verso gli obiettivi di interesse. Per farlo i ricercatori avrebbero intenzione di rivestire la faccia superiore delle ali con una particolare seta capace di convertire la luce in calore, e poi di montare sulla schiena degli insetti un micro-laser: focalizzandone il fascio sull'ala sinistra la locusta andrebbe a sinistra e viceversa.

Insomma può sembrare fantascienza pop ma potrebbe rappresentare l'alba di una nuova era di organismi bionici.