Logistep spiava gli utenti P2P, ora è fuorilegge

Un giudice svizzero ha messo fuorilegge Logistep. L'azienda aveva creato un software per tracciare e archiviare gli indirizzi IP di chi scaricava e condivideva materiali protetti da diritto d'autore.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La giustizia svizzera ha stabilito che è illegale tracciare l'indirizzo IP di chi scarica e condivide online materiali protetti tramite le reti P2P. L'indirizzo IP rientra infatti, secondo i giudici, tra i dati personali, e una società privata non è autorizzata a raccoglierli.

Homepage di Logistep

Si chiude così l'esperienza di Logistep, almeno in Svizzera. L'azienda aveva appunto creato un software per scovare gli indirizzi IP degli utenti, e offriva i propri servizi a produttori e agenzie governative. Ne avevamo sentito parlare anche in Italia, quando nel 2007 scoppiò il "caso Peppermint", che coinvolse quasi 3500 utenti (Siete stati intercettati per il P2P? e Caso P2P Peppermint: risponde l'avvocato).

Nel caso italiano furono Altroconsumo (Peppermint attacca, AltroConsumo rilancia) e il Garante per la Privacy a fermare le azioni contro i consumatori. Il tribunale infatti stabilì che gli ISP non potevano fornire all'azienda i nomi legati agli indirizzi IP raccolti (Caso P2P: Peppermint non la spunta in tribunale). Logistep, che in quell'occasione aveva il semplice ruolo di fornitore di servizi, non subì conseguenze di nessun tipo.

Con la sentenza della Corte Federale svizzera tuttavia le cose cambiano, perché si dichiara che è illegale sviluppare e usare software che traccino gli indirizzi IP. Per quanto gli interessi dei produttori siano legittimi, la loro difesa non giustifica la violazione della privacy.

La definizione dell'indirizzo IP come dato personale non è tuttavia universale.  Questa informazione da sola infatti non è sufficiente a identificare un utente. È necessaria la collaborazione di un ISP (come Telecom o Infostrada), per risalire a un nome. In Francia infatti una sentenza simile ha portato a conclusioni diametralmente opposte.

Logistep ora potrebbe lasciare la Svizzera, come hanno fatto capire i suoi dirigenti, per approdare in un paese più tollerante verso la loro attività.