L'ONU dà ragione ad Assange: detenzione illegittima

Il Working Group on Arbitrary Detention dell'ONU oggi si è espresso sul caso Assange, definendo la sua detenzione arbitraria. Dovrebbe essere lasciato libero e godere di un risarcimento.

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a cura di Dario D'Elia

Julian Assange dovrebbe essere libero e godere di un risarcimento poiché la sua detenzione In Svezia e nel Regno Unito è stata arbitraria. Questo in sintesi il parere del Working Group on Arbitrary Detention (WGAD) dell'ONU.

Il gruppo di arbitrato delle Nazioni Unite si è espresso sull'attuale detenzione, indirettamente forzata, di Julian Assange, il cyber-attivista australiano co-fondatore di Wikileaks. Dal 2012 gode di asilo presso l'Ambasciata dell'Ecuador, a Londra, per evitare il rischio di estradizione in Svezia - dove è accusato di molestie sessuali - e successivamente negli Stati Uniti dove rischia un processo per spionaggio.

Assange

Il gruppo dell'ONU che si è occupato del caso non si è espresso all'unanimità: il  membro australiano non ha partecipato mentre un altro ha votato no (54/2015).

Nello specifico la privazione delle libertà di Assange è stata considerata negativamente poiché nella prima fase di detenzione nella prigione di Wandsworth è stato tenuto ingiustamente in isolamento. Poi gli arresti domiciliari e il successivo asilo in Ambasciata si devono alla negligenza del Procuratore svedese che ha diretto le indagini. Si tratta - dice il gruppo dell'ONU - di chiare violazioni degli articoli 9 e 10 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e degli articoli 7, 9(1), 9(3), 9(4), 10 e 14 della Convenzione Internazionale sui diritti Civili e Politici.

"The Working Group ha chiesto dunque a Svezia e Regno Unito di valutare la situazione di Assange per assicurare la sua sicurezza e integrità fisica, per facilitare l'esercizio del suo diritto di libertà di movimento in modo opportuno", si legge nel comunicato ufficiale.

Assange in ambasciata
J. Assange presso l'Ambasciata dell'Ecuador

"E al fine di consentirgli il pieno godimento dei suoi diritti garantiti dalle norme internazionali in materia di detenzione. Il gruppo di lavoro ha inoltre ritenuto che la detenzione dovrebbe essere portata a termine e che al signor Assange dovrebbe essere riconosciuto il diritto di risarcimento".

Il Governo inglese ha già risposto. "Questo non cambia niente. Noi respingiamo ogni accusa secondo la quale Julian Assange sarebbe vittima di una detenzione arbitraria. La Gran Bretagna ha già chiarito all'Onu che contesterà formalmente l'opinione del gruppo di lavoro".

Della stessa opinione il Governo svedese. "Le autorità svedesi non hanno controllo sulla sua decisione di restare lì. Il signor Assange è libero di lasciare l'Ambasciata in qualsiasi momento".

Nel pomeriggio ci sarà una conferenza stampa di Assange, che ha già annunciato di voler chiedere la restituzione del passaporto e di poter lasciare il Regno Unito.