Luna ricca di risorse minerarie, partono le missioni private

Nel 2016 potrebbe prendere il via la prima missione privata sulla Luna per scopi scientifici e commerciali.

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a cura di Elena Re Garbagnati

La prima missione privata al Polo Sud della Luna sarà intrapresa per scopi scientifici e commerciali, partirà forse nel 2016 e sarà curata dalla International Lunar Observatory Association (ILOA) e da Moon Express Inc. Il modulo Moon Express depositerà sulla superficie lunare l'International Lunar Observatory (ILO), che sarà un centro di osservazione astrofisica. Moon Express sfrutterà la missione anche per esplorare il Polo Sud della Luna alla ricerca di risorse minerarie e idriche. Dalle informazioni rilevate dalle sonde lunari sembrerebbero infatti esserci le prove della presenza di giacimenti minerari nella regione polare al sud della Luna.

L'ILO, grazie a un'antenna parabolica da 2 metri, consentirà inoltre di inviare comunicazioni dalla superficie lunare, fornendo così materiale di interesse rilevante non solo per la ricerca scientifica, ma anche per l'istruzione.

Luna chiama Terra

L'annuncio è stato formalizzato durante la conferenza NASA Lunar Science Institute presso l'Ames Research Center della NASA, in cui Steve Durst, fondatore e direttore del ILOA, ha spiegato che "ILO intende dimostrare il valore della Luna per lo studio scientifico della Galassia, della Luna stessa, della Terra, del Sole e delle stelle".

"Siamo un consorzio globale di scienziati, educatori, imprenditori e visionari che cercano di stabilire una presenza scientifica sulla Luna a cui potrebbero seguire l'esplorazione umana e l'eventuale insediamento" ha precisato.

La società privata Moon Express fornirà il lander lunare, sviluppato in partnership con la NASA, l'architettura e le strumentazione per la missione. 

Il modulo lunare ESA

Nei prossimi anni si prevede un discreto affollamento sul nostro satellite. Anche l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha in progetto missioni a partire dal 2018. Sarà impiegato un esploratore robotico senza pilota, e la prima missione dovrebbe fare da apripista alla futura esplorazione umana della Luna e di Marte

Il Lunar Lander sfrutta tecnologie avanzate che gli consentiranno di determinare autonomamente la posizione migliore per l'atterraggio, e di approdare al suolo mediante propulsori, con l'aiuto di laser per evitare gli ostacoli sulla superficie della Luna.

Una volta agganciato alla superficie lunare, il Lander analizzerà la polvere lunare tramite un braccio robotico e gli strumenti diagnostici di bordo, quindi invierà dati e immagini agli scienziati sulla Terra. Il cammino vero il Parco Nazionale sulla Luna sembra sempre più vicino.