L'Unione Europea ha respinto il trattato anti-pirateria ACTA

Oggi il Parlamento Europeo ha respinto il Trattato anti-contraffazione e anti-pirateria ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement). Con 478 voti contrari si chiude definitivamente la questione.

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a cura di Dario D'Elia

Il Parlamento Europeo poche ore fa ha respinto il Trattato anti-contraffazione e anti-pirateria ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), quindi almeno in Europa non sarà trasformato in legge. Si tratta in assoluto della prima votazione comunitaria inerente i trattati commerciali internazionali. Da rilevare poi che ben 478 deputati hanno votato contro ACTA, mentre 39 si sono espressi a favore e 165 si sono astenuti.

"Sono molto felice che il Parlamento abbia deciso di seguire la mia raccomandazione di respingere ACTA", ha dichiarato a caldo il relatore David Martin (S&D, UK). In verità l'esito era praticamente scontato considerando la vaghezza del trattato e i conseguenti rischi di interpretazione erronea. A preoccupare soprattutto le indicazioni riguardanti la lotta alla pirateria. "Sosterrò sempre le libertà civili rispetto alla protezione del diritto di proprietà intellettuale ", ha aggiunto Martin.

Il Parlamento UE ha detto no

Come riporta il sito ufficiale del Parlamento UE, Christofer Fjellner (PPE, SE), fra i sostenitori principali di ACTA in seno al PPE, aveva chiesto prima della votazione in plenaria di rinviare il voto in attesa del giudizio della Corte di giustizia europea sulla compatibilità del trattato col diritto comunitario. "Il Parlamento ha respinto la richiesta e una forte minoranza si è alla fine astenuta sul voto sul consenso al trattato", sottolinea il comunicato.

L'ACTA in questi mesi è stato oggetto di forti critiche sia da parte dei legislatori nazionali, che dell'opinione pubblica. Migliaia di cittadini europei hanno chiesto la bocciatura le testo fin dalla prima ora, con manifestazioni per strada, e-mail ai deputati e telefonate ai loro uffici. "Il Parlamento ha anche ricevuto una petizione firmata da 2,8 milioni di cittadini di tutto il mondo che chiedeva la stessa cosa", ricorda il comunicato.

L'accordo ACTA per ora sarà adottato solo dall'Australia, il Canada, il Giappone, la Repubblica di Corea, dal Messico, il Regno del Marocco, la Nuova Zelanda, la Repubblica di Singapore, la Confederazione svizzera e gli Stati Uniti d'America. 

Aggiornamento. "Il paradosso del voto su Acta è che tutte le previsioni normative incluse nell'accordo bocciato oggi, sono già state recepite dall'ordinamento italiano nel 2006, con il decreto di attuazione della direttiva 2004/48/CE in materia di tutela dei diritti di proprietà intellettuale (c.d. "Direttiva Enforcement"). È la dimostrazione dell'isteria collettiva di una politica che corre dietro alle istanze populistiche del web, senza ricordarsi nemmeno di ciò che ha votato qualche anno fa e che i giudici applicano quotidianamente", ha dichiarato il Presidente FIMI Enzo Mazza.

Aggiornamento2. "ACTA IS DEAD! Major victory for Internet Freedom. Thank you European Parliament! Eat this Hollywood", ha twittato Kim DotCom dalla Nuova Zelanda.