L'uomo bionico svelato a Washington: impressionante!

Dal laboratorio alla strada: Bionic Man, un sorta di robot umanoide che ricostruisce più del 50% di un corpo umano, sarà mostrato al pubblico, sia all'aperto che in un interessante documentario.

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a cura di Manolo De Agostini

Un "uomo bionico" passeggerà per le strade di Washington. Frutto dell'ingegno di un gruppo di scienziati e ricercatori dell'Università di Zurigo e di altre aziende e atenei, questo ritrovato della tecnica sarà mostrato al mondo fuori dal National Air and Space Museum. È il risultato dell'assemblaggio di protesi e organi artificiali ideate in tutto il mondo, messe poi insieme in un'unica struttura chiamata appunto "Bionic Man".

Gli ingegneri hanno progettato Bionic Man per consentire a diverse parti di operare senza un vero corpo a cui essere collegate. Ad esempio, anche se il robot è dotato di arti artificiali non possiede il sistema nervoso o il cervello per farli funzionare. L'uomo bionico è quindi controllato da remoto tramite un computer, mentre un collegamento Bluetooth serve per azionare gli arti. Lo scopo è dimostrare come in un futuro sempre più prossimo, ma in parte già oggi, si potranno sostituire tante parti del nostro corpo con circuiti, plastica e metallo.

Rich Walker, managing director del progetto, ha dichiarato che il suo team è stato in grado di ricostruire più del 50% di un corpo umano. Il livello di progresso raggiunto nel settore della bionica ha sorpreso non solo lui, ma anche gli altri ricercatori che hanno lavorato sugli organi artificiali. Sebbene più organi artificiali non possano ancora funzionare insieme in un unico corpo umano, lo scenario è diventato abbastanza realistico da sollevare polemiche etiche e anche teologiche. Quanto può essere sostituito di un essere umano e far sì che sia ancora considerato tale? Il dibattito è aperto.

Le mani artificiali installate sul Bionic Man si chiamano i-limb e sono nate dall'idea dell'ingegnere scozzese David Gow. Gow stava cercando di costruire delle mani artificiali di piccole dimensioni per i bambini, quando ha avuto una "folgorazione": piuttosto che usare un motore centrale, perché non integrare piccoli motori nel pollice e nelle dita? Questo cambiamento, all'apparenza semplice, ha ridotto sia la dimensione della mano che dato più mobilità alle dita.

Ogni dito della i-limb è dotato di un motore da 0,4 pollici che si blocca automaticamente quando i sensori indicano che è applicata una pressione sufficiente all'oggetto afferrato. Questo permette sia di non rompere oggetti che offrire una varietà di grip differenti. Come abbiamo visto in passato i-limb può essere gestita anche da uno smartphone. Per quanto riguarda le gambe invece si è forse più indietro, perché non è semplice realizzare protesi capaci sia di correre che di camminare in modo simile a una gamba vera. Il risultato però è "a portata di tiro" secondo i ricercatori, e si parla di uno o due decenni al massimo.

I ricercatori stanno inoltre lavorando anche una caviglia bionica dedicata a persone che hanno perso uno o entrambe le gambe al di sotto delle ginocchia. Conosciuto come BIOM, il dispositivo è dotato di sensori, microprocessori e una batteria. Le persone che fanno uso di BIOM la paragonano al camminare sul tapis roulant in un aeroporto. Purtroppo non si conoscono altri dettagli di Bionic Man, ma se volete farvi un'idea sappiate che sul sito Smithsonian Channel il 20 ottobre sarà trasmesso un documentario chiamato proprio "The Incredible Bionic Man", di cui qui sopra potete vedere lo spot pubblicitario.