L'uomo sarà immortale, diventeremo tutti Terminator

Un miliardario russo ha promosso il progetto 2045 che promette l'immortalità dell'essere umano entro 30 anni. Ricordi e personalità ci verranno espiantati prima della morte e saranno trapiantati in un avatar che viaggerà per il cosmo alla velocità della luce.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

Fondendo il corpo umano con le macchine possiamo diventare immortali. La vita eterna è da sempre uno degli argomenti ricorrenti della fantascienza, ma adesso c'è qualcuno che vuole farla diventare realtà. E non è un progetto senza limiti di tempo: il timeout è fissato al 2045, data che è anche il nome del progetto del miliardario russo che l'ha promosso.

Fra 30 anni non sarà più fantascienza

In un quadro fantascientifico da far invidia a Terminator, il 32enne Dmitry Itskov vuole creare un individuo meccanico praticamente senza limiti. La sua convinzione è che si possa "trasferire la conoscenza e la coscienza di un essere umano" a un robot, così da conservare la personalità e il bagaglio di ricordi oltre la vita fisica. Non solo, il cyborg così realizzato non avrà nemmeno una forma fisica, ma sarà in grado di viaggiare alla velocità della luce sulla terra e nello spazio.

"Abbiamo bisogno di corpi robotici che serviranno come degli Avatar, con cervelli computerizzati che siano un'interfaccia di quelli umani per attivarli" si legge sul sito ufficiale del progetto. L'obiettivo ultimo è quello di "trasferire dall'essere vivente al robot tutte le cognizioni personali", che è visto come un passaggio "possibile e necessario per eliminare l'invecchiamento e la morte, e per superare i limiti fondamentali delle capacità fisiche e mentali attualmente fissati dalle restrizioni del corpo fisico".

Il progetto

Il progetto si riassume in un quadro schematico preciso e sulla carta molto semplice. Fra il 2015 e il 2020 è prevista la realizzazione di un Avatar A, ossia un robot comandato dal cervello umano. Parliamo in sostanza di una BMI (brain-machine interface), che sfrutta una tecnologia che esiste già.

Nei cinque anni successivi si passa allo sviluppo dell'Avatar B, ossia un cyborg in cui possa essere impiantato un cervello umano poco prima che una persona muoia. Entro il 2035 si passa alla fase più importante: la creazione di un cervello artificiale in cui trasferire la personalità di un individuo (Avatar C). Nel 2045 si arriverà infine ad avere un ologramma con identità, conoscenze e ricordi dell'essere umano a cui è legato.

Il piano detto così sembra abbastanza delirante, ma a quanto pare Itskov ha già incassato il sostegno finanziario di qualche miliardario della classifica di Forbes e sta reclutando scienziati per partire con l'Avatar A.

I finanziamenti verranno devoluti al Centro di ricerca internazionale in cui sembra che siano già al lavoro una trentina di ricercatori. Per giugno è in calendario il "Congresso Mondiale del Global Future 2045" al quale parteciperanno scienziati, imprenditori ed esperti di tecnologia. Itskov sta cercando anche l'appoggio al segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon e sembra che abbia incassato la benedizione del Dalai Lama.

Consensi illustri

Senza dubbio se il progetto dovesse riuscire sarebbe una fonte inesauribile di guadagno: vista in questa prospettiva non sembra proprio una pazzia. Che ne pensate?