Mamma abbiamo fatto una magia, è apparso un disegno!

"Piccolo Genio Chimica 10 E Lode!" e una serie di libri divertenti sugli esperimenti di chimica possono divertire i bambini più piccoli e aiutare nello studio quelli più grandi.

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a cura di Elena Re Garbagnati

rubrica bimbi

himika

I miei capelli sono tutti in piedi, sembro la Regina Himika!

Gli esperimenti in casa sono un modo divertente per coinvolgere i bambini in attività interessanti. Chi ha molta fantasia riesce a inventarsi di tutto; io ahimè non brillo sotto questo aspetto, quindi sono sempre alla ricerca di spunti.

Chimica 10 e lode

Basta poco per ottenere quell'effetto "wow" che fa capire di avere centrato il bersaglio, e uno dei maggiori successi che ho incassato è stato quello con gli esperimenti di chimica. Quando mi sono procurata "Piccolo Genio Chimica 10 E Lode!" temevo che avrei dovuto farlo provare solo ai bambini delle elementari visto che l'età indicata sulla scatola è 8-12 anni. Ho scoperto che non è così.

 "Il palloncino si gonfia, guarda, fra un po' esplode!"

Per mia figlia di cinque anni si è rivelato un gioco divertentissimo: seguendo le schede abbiamo fatto intrugli con sale, zucchero, bicarbonato, aceto, olio. Abbiamo cambiato colore alla frutta suscitando un'innata ilarità. Ma la parte più divertente è stata quella dell'elettrostatica, quando le ho fatto sfregare un palloncino sui capelli per poi fargli "catturare" a distanza la punta della matita sbriciolata. L'abbiamo fatto talmente tante volte da perdere il conto, e il giorno successivo ha voluto ripetere l'esperimento all'asilo per farlo vedere alla maestra e agli amichetti. Da lì è scoppiata una specie di mania che ha tenuto banco per una settimana anche nelle case degli altri bambini.

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Credevo che proseguendo con le schede non avrei trovato nulla di altrettanto spassoso, invece da pessima alunna di chimica mi sbagliavo di grosso. Non ricordavo infatti la reazione che si ha mescolando aceto e bicarbonato di sodio, o forse non me l'avevano spiegato nello stesso modo: quando il palloncino ha iniziato a gonfiarsi c'è stata un'esplosione di stupore, e anche qui ho dovuto ripetere l'esperimento fino a quando non l'avevano visto tutti i parenti e amici (e ogni tanto torna ancora in voga!).

Questi sono solo piccoli episodi che dimostrano come un'attività presentata e usata come un gioco la renda adatta a età anche di molto inferiori a quella indicata dal produttore, fermo restando che si perde quella parte istruttiva che solo un bambino più grande può cogliere.

Per non lasciar spegnere la passione si possono poi acquistare libri ad hoc come per esempio "Guarda che reazione! Scoppiettante pop-up sulla chimica" che nel mio caso era perfetto considerato che punta proprio sulla spettacolarità di alcune reazioni chimiche.

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Cosa differente è stata infatti la prova di questo stesso gioco in una quarta elementare, dove i bambini si sono divertiti a compilare "Il diario del chimico" che è incluso nella confezione, e la maestra ha colto l'occasione per spiegare qualche nozione di base sulla filtrazione, la solubilità e altro. Non solo: una volta capita la tecnica di base, i piccoli chimici hanno proposto loro stessi esperimenti con elementi che non erano previsti dalle schede, che peraltro è uno sviluppo previsto e stimolato dal Diario.

A prescindere dall'età, l'importante non è instradare i bambini fin da piccoli sulla via della chimica, della fisica, della planetologia o altro, o cercare di trasformarli forzatamente in piccoli genii. Piuttosto avvicinarli alla Scienza in modo che la trovino divertente, e insegnare loro che ci si può divertire anche senza espedienti Hi-Tech. Del resto i nativi digitali il tablet e la console li sanno usare senza bisogno di tante spiegazioni, e li usano già senza bisogno di stimoli.  

Mamma è apparso un disegno guarda, abbiamo fatto una magia!