Perché ti metti la mano sulla gola mentre mangi? Per sentire la montagnetta mamma! Tu non ce l'hai?
Le varie fasi che i bambini attraversano nella scoperta del proprio corpo sono uno spasso. Un giorno mia figlia è arrivata a casa dall'asilo e ha iniziato a correre a rotta di collo attorno al divano fino a quando, sfinita, si è fermata, si è tappata le orecchie e ha detto trionfante: "ecco, sento il mio cuore!". Per una settimana intera ha mangiato con una mano appoggiata sul collo "per sentire la montagnetta". Un giorno invece continuava a toccarsi un polpaccio in preda alla disperazione perché "qui non ho l'osso, ma dov'è finito?!"
Tutte occasioni da cui prendere spunto per fare qualche attività istruttiva insieme. Ormai ho capito che una lezione pianificata - a prescindere dall'argomento - riscuote poco successo, e che è meglio dare le risposte quando arrivano spontaneamente le domande.
Per questo tengo sotto mano "Corpo umano. Scienziati doc", un libro che mi piace perché permette di trattare un solo argomento per volta e che offre anche un paio di poster giganti del corpo umano per fare vedere meglio al bambino di che cosa si sta parlando.
Il giorno in cui mia figlia era interessata al cuore le ho fatto vedere le due pagine in cui si tratta di questo argomento; quando è scoppiata la "tragedia dell'osso" ho sfoderato le due pagine con lo scheletro (e relativo poster). Sta a voi modulare il livello di difficoltà in funzione del piccolo curioso: considerato che mia figlia ha solo 5 anni ho preferito spiegarle le immagini semplificando il testo invece che leggendolo pari pari. Uno sforzo che per un bambino di sette anni, per esempio, non sarebbe stato necessario.
Se riuscite poi a metterci un pizzico di fantasia riscuoterete ancora più successo. Ad esempio per farle capire i raggi X ho recuperato alcune vecchie radiografie, che l'hanno affascinata e incuriosita ("quello è il gomito di papà, davvero? Papà fammi sentire il gomito!"). Per farle capire la respirazione abbiamo gonfiato palloncini, fatto una gara a trattenere il respiro, suonato un flauto giocattolo e così via. La morale è che a volte trovare le risposte alle numerose domande dei bambini può essere divertente con un aiuto a portata di mano, basta che sia fatto bene, ossia che permetta di soddisfare (quasi tutte) le loro domande senza annoiarli. Rassegnatevi però: rispondere a tutto resta un'impresa!
Mamma ho picchiato il cervello contro la porta e si è spento! Adesso come faccio ad accenderlo di nuovo?
 | Corpo umano - Copertina rigida |