Marlboro elettronica nel 2014 ed e-cigarette 2.0 nel 2015

Philip Morris International svelerà le sue sigarette elettroniche alla nicotina nel 2014, ma sta sviluppando anche una versione 2.0. È l'unica strategia per fermare il declino delle vendite globali.

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a cura di Dario D'Elia

Le prime sigarette elettroniche Marlboro saranno disponibili dal prossimo anno, esattamente da giugno in poi. Andre Calantzopoulos, l'AD di Philip Morris International, ieri durante la consumer conference organizzata da Morgan Stanley ha tracciato il futuro dell'azienda. "Guardiamo al 2014 come un anno di investimento".

Di fronte al progressivo declino del mercato internazionale delle sigarette tradizionali (circa il 3%) si registra già un'impennata dei prodotti alternativi, come le e-cigarette. La stima per quest'anno è di circa 100 milioni di dollari.

Philip Morris International, con i suoi marchi Marlboro, Philip Morris, Chesterfield, Merit e Muratti (in verità ce ne sono molti altri), detiene il 29% del mercato mondiale, escludendo Stati Uniti e Cina. Ma il rischio è che il fumo elettronico possa incidere negativamente sui bilanci futuri. Fra nuove restrizioni normative, dazi e competizione con aziende di Stato (come in Cina) i margini di manovra si stanno riducendo.

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Ecco quindi la decisione di puntare sulle e-cigarette alla nicotina, come le rivali British American Tobacco, Japan Tobacco e Imperial Tobacco. Anche se in verità oggi rappresentano un fatturato mondiale di soli 2 miliardi contro gli 800 miliardi generati dalle tradizionali.

"L'unica più grande opportunità di crescita per noi riguarda la vendita di prodotto a minor rischio", ha sottolineato Calantzopoulos. E-cigarette, ma non solo. Si parla infatti di un nuovo prodotto rivoluzionario che potrebbe sbarcare sul mercato nel 2015, in anticipo rispetto alla roadmap che indicava il 2016/2017. Philip Morris sta sviluppando un nuovo tipo di sigaretta hi-tech che sfrutta il calore invece che la combustione del tabacco – quindi niente liquidi, e soprattutto non ha bisogno di batteria.

Certamente non basterà a invertire la tendenza del crollo del volume di affari globale, ma la discesa sarà meno ripida. Complessivamente nel 2014 il declino si assesterà sul 2%-3%, mentre nel 2015 sarà dell'1%-2%. A fare da salvagente i paesi emergenti. In Europa la disaffezione è alle stelle: -8% nel 2014.