Maverick e Goose stanno al simulatore: combattimenti NATO tra realtà e virtuale

Al Red Flag 2015, la più importante simulazione di combattimento aereo della U.S. Air Force e della NATO, il virtuale è stato protagonista come mai in passato.

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a cura di Dario D'Elia

Red Flag è la più importante simulazione di combattimento aereo della U.S. Air Force e della NATO che viene effettuata ogni anno nello stato del Nevada, presso la Nellis Air Force Base. Quest'ultima edizione (dal 2 al 13 marzo) è stata contraddistinta dall'ampio uso della tecnologia virtuale. Centinaia di piloti hanno giocato nei cieli e anche a sfidarsi in "multiplayer" come nei più classici tornei videoludici.

red flag

Red Flag 15-2

Ovviamente quando si parla di simulatori di volo militari professionali entrano in gioco macchine da centinaia di migliaia di dollari con cabine, proiettori ad alta risoluzione, librerie di attori sintetici, database geografici satellitari, sistemi di movimento idraulici, etc.

Red Flag 15-2 ha visto per la prima volta l'integrazione della modalità e "live, virtual and constructive" (LVC). In pratica centinaia di piloti virtuali, ospitati presso Distributed Mission Operations Center della Kirtland Air Force Base (New Mexico) oppure direttamente nelle loro basi hanno partecipato attivamente alle operazioni di scenario.  

"I benefici per il combattimento aereo dati dall'integrazione virtuale in Red Flags sono che possiamo incrementare il realismo dello scenario, e massimizzare la serie di azioni operative con più 'Blu Forces' (difensori) sia in ambito reale che virtuale in un'area area di 1.200 x 1.100 miglia nautiche, rispetto al Nevada Test and Training Range che è di 100 x 100 miglia nautiche", ha spiegato Lt. Col. Kenneth Voigt comandante del 505th Test Squadron.

Red Flag 15 2 norvegian

F16

In pratica se a livello fisico lo spazio aereo militare del Nevada è grande circa metà Svizzera, con il virtuale si arriva a una dimensione analoga all'Europa continentale. Allo stesso tempo l'impiego di un minor numero di velivoli consente notevoli risparmi.

Questo non vuol dire che domani il training reale sarà totalmente abbandonato, ma semplicemente che potranno essere esplorati scenari sempre più complessi preservando anche l'incolumità degli attori in gioco.

Alle esercitazioni hanno partecipato F-16 della Royal Norwegian Air Force (RNoAF), Mirage 2000 degli United Arab Emirates (UAE), T-38 della Randolph AFB, F-16 CM provenienti da Aviano, F-15E Strike Eagles, B1-B, EA-6B, etc.