Mediaset Premium sul satellite come Sky dalla primavera 2016

Piersilvio Berlusconi ha confermato che Mediaset Premium sbarcherà sul satellite nel 2016 con un'offerta completa che include anche la Champions League.

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a cura di Dario D'Elia

Mediaset Premium sbarcherà sul satellite nel 2016 con un'offerta analoga a quella di Sky. L'Huffington Post poche ore fa ha confermato in un lungo articolo la futura strategia del biscione. L'AD di Mediaset Pier Silvio Berlusconi ha ammesso il lavoro di sviluppo su un nuovo decoder "che potrà ricevere digitale terrestre, banda larga e satellite". Si parla di febbraio-marzo 2016 per un'offerta pay che includerà film, telefilm e anche la Champions League.

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"La nostra offerta deve essere presente su tutte le piattaforme per cui è molto probabile che a breve si faccia un'offerta di contenuti premium sul satellite", ha ribadito l'alto dirigente. "Se il mercato tornerà a crescere, lo spazio per due operatori si può trovare. Il mercato italiano è piccolo, noi oggi sentiamo che dobbiamo combattere".

Con Sky quindi nessuna trattativa per la cessione o condivisione dei diritti sul Calcio. "L'ultimo anno non ce l'hanno data e ci hanno costretto ad andare a cercare l'esclusiva. Non avevamo scelta: o mollavamo la Champions o rilanciavamo. Del resto, la guerra sui contenuti premium è all'ultimo sangue: quando vai in guerra, devi combattere", ha dichiarato Piersilvio Berlusconi.

Nessuna cessione in vista di Premium neanche ai francesi di Vivendi, al massimo potenziali accordi commerciali con le telco – quindi anche Telecom Italia. "Non ne sentiamo una grandissima esigenza, rimanere indipendenti è una buona strada vista la forza dei nostri contenuti. Le telco ci continuano però a cercare per cui non escludo che a breve ci possano essere degli accordi commerciali. L'obiettivo di queste intese però è non fare un'offerta banale senza vantaggi per i clienti".

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L'obiettivo di accrescere il numero di abbonati, che oggi è di 1,77 milioni: quota due milioni entro fine 2015 è un traguardo possibile. Soprattutto se verrà confermata la strategia del direttore commerciale di Premium, Franco Rosini: "I prezzi saranno molto aggressivi, l'accesso al calcio sarà più economico di quello che è attualmente".

D'altronde il mercato della pay TV in Italia è cresciuto con ritmi del 12% annuo tra il 2005 e il 2011 arrivando a un massimo di 7 milioni di clienti – se si considera sia Mediaset che Sky. Poi si è registrato un calo del 3%, ma il bacino complessivo (potenziale) attuale è di 6,5 milioni di abbonati, di cui 4,7 milioni Sky e 2,8 milioni Premium.

Per quanto riguarda l'avvento di Netflix in autunno, Mediaset sembra tranquilla. "Non viviamo Netflix come nostro concorrente diretto. Nella pay-tv siamo innovativi con Infinity (il servizio in streaming), ma non ci sentiamo così minacciati da Netflix. Arriverà Netflix, solo un altro concorrente", ha sottolineato Berlusconi. "Casomai è Infinity intesa standalone che compete sui prezzi con Netflix. Ma l'offerta di Premium è di un altro livello. Basta pensare alla Champions League".

Vero, Netflix non avrà mai lo sport e se c'è una costante di questi anni nel mercato pay italiano è il traino del Calcio.