Mediaset vuole le torri radio di Rai Way: monopolio sulle trasmissioni

Mediaset ha lanciato un'offerta pubblica di acquisto e scambio su Rai Way: punta a diventare il polo trasmissivo italiano.

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a cura di Dario D'Elia

Mediaset vuole diventare il più grande polo italiano di trasmissione televisiva acquisendo Rai Way. Poche ore fa le agenzie stampa hanno confermato un'offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) pari circa a 1,22 miliardi euro attraverso Ei Towers (Gruppo Mediaset). L'idea è di creare un'unica infrastruttura nazionale da circa 5mila antenne "in grado di svolgere un ruolo rilevante anche nel settore delle telecomunicazioni", come riporta la nota ufficiale.

Rai Way

Rai Way

L'azienda si impegna a garantire l'accesso alle stazioni a tutti gli operatori radiotelevisivi "in modo indipendente, secondo termini trasparenti e non discriminatori" e successivamente "aprirà sempre più la propria infrastruttura, in prospettiva, agli operatori di telecomunicazioni". Mediaset è convinta che questo possa consentire un miglioramento tecnologico, anche in prospettiva dell'avvento dell'Ultra HD, e una riduzione dell'impatto ambientale grazie alla razionalizzazione degli impianti.  

L'intera operazione prevederebbe sotto il profilo finanziario l'acquisizione totale di Rai Way entro l'estate 2015. Vi sono però almeno tre criticità. La prima di carattere antitrust, la seconda legata all'adesione degli azionisti (Rai detiene il 65% ma la soglia richiesta è del 66,7%), la terza di carattere politico. Il ministro dello Sviluppo economico dovrà infatti autorizzare la Rai allo svolgimento delle attività di servizio pubblico su Rai Way anche dopo l'acquisizione del concorrente.

L'operazione è senza dubbio delicata perché lo Stato (con la Rai) si ritroverebbe azionista per il 15% della nuova società. Qualcuno potrebbe vedere in questa mossa una sfida al Governo sul tema del conflitto di interessi che storicamente riguarda l'ex presidente Silvio Berlusconi.

Inoltre non da meno bisogna considerare che la rete di antenne può essere impiegata per la televisione digitale ma anche potenzialmente per veicolare servizi wireless mobili. Con tutte le conseguenze del caso sul mercato.

Aggiornamento. "L'offerta di Mediaset appare poco comprensibile, il governo è stato chiaro su Raiway: la quotazione in borsa è stata vincolata alla cessione di una quota non superiore al 49%. Il decreto per la privatizzazione di Raiway vincola la Rai a mantenerne una quota di partecipazione nel capitale sociale non inferiore al 51%", spiega il deputato Pd e segretario della Commissione di vigilanza Rai, Michele Anzaldi.

"La Rai, peraltro, ha messo sul mercato solo il 34,9% del capitale di Raiway, mantenendo una quota di due terzi che garantisce pienamente il controllo pubblico dell'azienda. Si fatica, quindi, a comprendere la mossa di Mediaset, che vorrebbe acquisire il 66,67% di Raiway per toglierla dal listino azionario, sebbene oggi non sia possibile. Per come la vicenda si sta raffigurando in queste ore, si rischia solo di creare confusione o, peggio, di incorrere nel rischio di qualche illecito".