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a cura di Elena Re Garbagnati

Quante volte è capitato di vedere nei telefilm americani che un medico specialista effettua diagnosi a distanza tramite un totem! Anche in Italia ci sono questi dispositivi di telemedicina, e tornano utili soprattutto nei piccoli ospedali di provincia dove non sono presenti tutte le figure professionali necessarie per far fronte alle emergenze che arrivano. Sebbene emergenze pediatriche, ictus o infarti siano all'ordine del giorno, infatti, non in tutti gli ospedali sono sempre presenti pediatri, cardiologi o neurochirurghi. In mancanza di un'organizzazione si tende a spostare il paziente nell'ospedale "attrezzato" più vicino, ma questo comporta spesso una perdita di tempo quando il tempo è prezioso per salvare un paziente.

È qui che entra in gioco InTouch Health, un robot che permette di mettere in comunicazione medico e paziente del nosocomio rurale (per esempio) con lo specialista del grande ospedale attrezzato. Così facendo il paziente può ricevere una diagnosi tempestiva senza tempi di trasferimento, e le prime cure mediche salvavita. Il field service engineer Mattia Moroni ci ha spiegato che questa soluzione è stata molto bene accolta in Italia, dov'è presente in moltissimi presidi ospedalieri. Non solo perché consente un grande risparmio sui costi, ma anche perché permette allo specialista di grande competenza di "insegnare" al medico locale come fronteggiare certe emergenze nel migliore dei modi, di modo da migliorare la sua professionalità. Terzo e non ultimo, si riesce ad evitare il sovraffollamento delle strutture più grosse con i disservizi che ne seguono.

Se vi state chiedendo se una consulenza non si possa fare allo stesso modo al telefono o con una videochiamata di WhatsApp, la risposta è no: in quei casi sarebbe un'opinione senza alcuna valenza legale, mentre con In TouchHealth, che è un dispositivo medico certificato, la diagnosi dello specialista entra di fatto nella cartella clinica e ha valenza medica e legale.

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