Microsoft Bing bloccato in Cina, un altro motore di ricerca in black-list

Bing da ieri non è più raggiungibile in Cina. Microsoft è stata colta di sorpresa anche perché da tempo sta collaborando su altri fronti con Pechino.

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a cura di Dario D'Elia

Il motore di ricerca Bing da ieri non è più accessibile in Cina e non è chiaro se si tratta di un blocco temporaneo o a tempo indeterminato. Sebbene Microsoft abbia collaborato a lungo con il Governo cinese per individuare compromessi accettabili su Windows e i servizi cloud, Bing è finito nella black-list e fa compagnia a Yahoo, Reddit, Whatsapp, Twitter, Instagram, Google, Duck Duck Go, YouTube, Netflix, etc. Probabilmente in molti si erano illusi che censurando i risultati di alcune ricerche online, come ad esempio quelle legate al Dalai Lama o ai fatti di Tiananmen o al gruppo Falun Gong, Pechino si sarebbe accontentata, ma così non è stato.

Ad oggi l’unica opzione per aggirare i blocchi nazionali è l’impiego di VPN ma anche su questo fronte c’è stata recentemente una stretta. Molte società locali hanno chiuso e quelle straniere soffrono di prestazioni altalenanti.

Come sottolinea il New York Times i funzionari di Pechino non hanno mai diffuso troppi dettagli sulla pratica censoria online e anche il dipartimento per il Cyberspazio cinese su questo caso non ha diffuso alcuna nota. Per ora solo Microsoft ha confermato che Bing è inaccessibile e di stare facendo il possibile per capire le prossime mosse.

Bing non ha mai conquistato una grande quota di mercato ma era comunque un’alternativa al più usato Baidu - che comunque sempre a causa della censura non fornisce risultati adeguati.

"Bing aveva accettato compromessi per avere una versione cinese nel paese", ha dichiarato il noto giornalista e ricercatore cinese Fang Kecheng, oggi dottorando alla Pennsyilvania University. "Sarebbe patetico se sebbene questo non potesse più esserci. Abbiamo un’alternativa in meno":

E per l’atteso ritorno di Google, che secondo l’AD Sundar Pichai dovrebbe presto riaprire con un nuovo servizio di ricerca, Fang Kecheng è dubbioso. "Sento che le persone in Occidente dal loro punto di vista sono totalmente contrarie a un ritorno di Google, dato che non hanno nulla a che fare con la Cina. Ma come chiunque che desidera davvero che i cinesi possano avere una migliore qualità dell’informazione, non possono essere al 100% contrario".

Aggiornamento. Microsoft ha confermato che Bing è ritornato accessibile in Cina, ma non sono state fornite ulteriori spiegazioni.