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a cura di Manolo De Agostini

Microsoft ha annunciato l’intenzione di catturare e rimuovere tutta l’anidride carbonica immessa in atmosfera dalla sua fondazione, datata 1975, entro il 2050. L’azienda si è inoltre impegnata a diventare “carbon negative” entro il 2030, ossia prevede di assorbire più anidride carbonica di quanta non ne emetta.

Per arrivare a questi obiettivi ambiziosi, la casa di Redmond dovrà usare tecnologie innovative, già esistenti ma ancora costose e perciò non diffuse. Per questo motivo Microsoft ha intenzione di spendere 1 miliardo di dollari nel corso dei prossimi quattro anni per sostenere l’innovazione nella riduzione, cattura e rimozione della CO2 dall’atmosfera terrestre.

Microsoft è formalmente a “emissioni zero” dal 20212, in quanto annulla le sue emissioni acquistando energia rinnovabile e compensazioni di carbonio. Nello stesso anno l'azienda ha iniziato ad addebitare una tassa interna sulle sue divisioni per i gas a effetto serra generati, affinché abbiano uno stimolo a ridurre le emissioni.

La casa di Redmond punta a usare elettricità da rinnovabili per tutte le sue operazioni (datacenter, campus, ecc.) entro il 2025 e inizierà a tassare le sue divisioni per i gas che riscaldano il pianeta generati lungo l'intera filiera, al fine di finanziare le sue nuove iniziative sul clima.

L'impegno più audace di Microsoft è quello di eliminare il carbonio dall'atmosfera. La tecnologia è abbastanza matura per raggiungere gli obiettivi prefissi, ma è troppo costosa affinché diventi alla portata di altre aziende alla ricerca di modi per diventare green.

Quest’anno Microsoft si aspetta di immettere in atmosfera 16 milioni di tonnellate di carbonio, ossia quanto 15 centrali elettriche a carbone.

Catturare l’anidride carbonica dall’aria può arrivare a costare 600 dollari a tonnellata, quindi si parla di un potenziale esborso per l’anno di 9,6 miliardi di dollari, senza contare gli anni a partire dalla fondazione. Ovviamente il calo dei prezzi delle tecnologie dovrebbe contenere i costi complessivi.

Microsoft ha infine annunciato l’intenzione di realizzare un nuovo calcolatore di sostenibilità per aiutare i clienti di Azure a tracciare e tenere sott'occhio la loro impronta inquinante.