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a cura di Alessandro Crea

Quando diciamo che la tecnologia può migliorare le nostre vite solitamente ci riferiamo a una semplificazione di alcune attività quotidiane. Ma alla Microsoft pensano molto più in grande, ne è un esempio FarmBeats, un progetto che si propone di rivoluzionare l'agricoltura rendendo le coltivazioni più produttive, proprio grazie alle tecnologie di ultima generazione, all'intelligenza artificiale e all'Internet delle Cose.

Per il momento è in corso un progetto pilota presso la fattoria Dancing Crow, nello Stato di Washington, vicino Seattle. Qui i tecnici Microsoft stanno sviluppando nuove soluzioni per migliorare la resa delle coltivazioni, utilizzando ad esempio tutta un sistema di sensori alimentati a energia solare che  raccolgono dati su temperatura, pH e livello di umidità del suolo. I dati vengono poi trasmessi al Cloud Microsoft Azure ed elaborati da particolari algoritmi sviluppati ad hoc, consentendo così al fattore di prendere le decisioni in modo più consapevole, risparmiando soldi e aumentando la resa delle proprie coltivazioni.

Un esempio concreto? Il fertilizzante è più efficace quando il terreno ha un certo grado di umidità. Con la soluzione di FarmBeats è possibile stabilirlo con precisione, evitando così di spandere fertilizzante in eccesso e nel momento sbagliato. Questo ovviamente vale anche in altri ambiti. Secondo i dati raccolti durante il progetto infatti per quanto riguarda l'irrigazione si può risparmiare il 30 % d'acqua e fino al 44 % di calce da incorporare nel substrato di base per regolare il pH.  

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I tecnici di FarmBeats però hanno dovuto anche risolvere un altro problema, che è quello della disponibilità di connessione per la trasmissione dei dati. Come spesso accade nelle zone rurali di tutto il mondo anche negli Stati Uniti molte aziende agricole hanno connessioni scadenti e il 20% delle persone che abitano in queste zone non ne hanno alcuno.

Per consentire la trasmissione dei dati della rete di sensori dunque si è pensato di sfruttare lo spazio bianco nelle frequenze televisive. Avete presente quando sui vecchi televisori a tubo catodico cambiando canale visualizzavamo per qualche secondo il caratteristico disturbo? Proprio quello. Queste lacune non sfruttate nello spettro abbondano nelle aree remote in cui si trovano la maggior parte delle aziende agricole, quindi i dati possono essere inviati sfruttandole come se si stesse trasmettendo su banda larga.

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"Ci vorrà almeno un anno prima che ogni componente di FarmBeats sia disponibile al pubblico, e anche più a lungo prima che il costo scenda abbastanza per un'adozione ampia (la versione attuale è molto più economica di altri sistemi di dati aziendali ma ancora troppo costosa perché gli agricoltori più poveri possano permettersela)", ha commentato sul proprio blog personale Bill Gates dopo essere andato a visitare la fattoria in cui è in atto il progetto pilota. "Ma sono fiducioso che un giorno questa tecnologia possa essere disponibile per ogni agricoltore di tutto il mondo, comprese le parti più remote dell'Africa".