Microsoft ha avviato la Santa Crociata Cinese contro i pirati

Microsoft continua a lottare contro il fenomeno della pirateria in Cina. Strappa promesse d'impegno al governo, tratta con i rivenditori e cerca di educare i consumatori. Anche dimostrando che le copie pirata sono pericolose.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Microsoft ha accusato 16 rivenditori cinesi di vendere computer con copie illegali di Windows. Lo ha annunciato il vicepresidente Nick Psyhogeos, in occasione di un incontro con la stampa. Ha spiegato anche che al momento sono in corso trattative private con i negozianti, ma se queste dovessero fallire si passerà alle vie legali.

La notizia non giunge certo inaspettata, visto che è noto da tempo quanto sia grave il problema della pirateria software nel paese asiatico. Oltre la Grande Muraglia infatti Microsoft perde fino al 95% dei profitti a causa di questo problema, e per questo ha deciso di distribuire Windows 8 solo come download - nel tentativo di limitare il diffondersi di copie pirata.

Windows 8, versione alternativa

Probabilmente però non serviranno a molto le nuove tecnologie di protezione introdotte con Windows 8, perché "sappiamo che i pirati sono in gamba, e che hanno metodi per rispondere a ogni avanzamento tecnologico che possiamo introdurre", ha commentato il dirigente. Ci vogliono azioni più incisive, quindi.

Considerando l'importanza e le dimensioni del mercato cinese, Microsoft sta seguendo diverse strade per far sì che i consumatori paghino per il sistema operativo. Gli strumenti vanno dalle trattative con i governanti alle pressioni legali sui rivenditori, passando anche dalle campagne di educazione e formazione dirette ai compratori.

Psyhogeos ha spiegato per esempio che Microsoft ha comprato diversi computer con copie di Windows pirata, scoprendo che il 91% di questi aveva installato del malware più o meno pericoloso, mentre nel 72% dei casi il browser era stato alterato per indirizzare l'utente verso siti pericolosi. Difficile stabilire quanto questo allarme convincerà i compratori cinesi a cambiare atteggiamento.

Microsoft circondata dai dragoni cinesi

Anche perché non è detto che il compratore abbia una qualche responsabilità; anzi, non si può escludere che sia del tutto inconsapevole del fatto che sta comprando un computer con software piratato. È un fenomeno che, dopotutto, esiste o è esistito anche in Italia – seppure in misura molto minore.

Tutto sommato, l'azione più rilevante di Microsoft è stata probabilmente distribuire aggiornamenti di Windows 8 a prezzi ridotti. Sembra che l'azienda seguirà questa strada anche in futuro: verso la metà del 2013 infatti potrebbe arrivare Windows Blue, a inaugurare un nuovo ritmo di aggiornamenti per Windows e una nuova epoca di listini tagliati. È probabilmente la strada migliore da seguire per combattere la pirateria software, ma molti dirigenti del settore sono restii a prendere in considerazione l'idea.