Microsoft: il GPS per evitare i ghetti, pedoni al sicuro?

Microsoft ha brevettato un modo di usare il GPS per consentire ai pedoni di evitare le zone a rischio criminalità e quelle con le temperature più rigide. A far storcere il naso una funzione che potrebbe portare al giro turistico dei cartelloni pubblicitari degli sponsor.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Il navigatore GPS integrato nei futuri smartphone con sistema operativo Windows Phone potrebbe includere la mappa dei quartieri "ghetto" delle città, per evitare che i pedoni corrano rischi inutili. Questo è quello che si evince da un brevetto depositato da Microsoft, che è descritto nel documento come uno "strumento per uso pedonale utile per tenersi alla larga dalle situazioni a rischio".

Microsoft ha brevettato un GPS pedonale che ghettizza le zone a rischio criminalità

Non è chiaro da dove il sistema possa prendere le informazioni, ma si potrebbe supporre che faccia uso delle statistiche sulla criminalità per creare le proposte di itinerario. Le zone che il navigatore potrebbe identificare con il bollino nero potrebbero essere quelle in cui si sono verificati il maggior numero di aggressioni fisiche, scippi e colpi d'arma da fuoco, così come quelle in cui sono più popolari i furti. Nel brevetto si accenna al concetto di qualità delle informazioni, anche se si tratta di un dato soggettivo da rimettere alla capacità di valutazione di chi selezionerà i dati da prendere in considerazione.

C'è da dire che qualsiasi siano i dati statistici a cui si aggancerà il nuovo sistema non sarà comunque una garanzia di passeggiate sicure. Nonostante le buone intenzioni, molti hanno già etichettato questa idea come un modo che esclude i quartieri più poveri.

Per la sicurezza dei pedoni alcune zone saranno escluse dai percorsi

Fra le chicche di questo brevetto però ci sono anche, per esempio, i dati sulle temperature medie, che dovrebbero rendere le camminate più confortevoli aggirando le zone in cui si registrano le temperature più rigide. A riguardo viene da chiedersi se le passeggiate non diventerebbero delle estenuanti maratone nei mesi invernali, dove ghiaccio e neve potrebbero verosimilmente interessare città intere.

La perplessità maggiore riguarda un particolare del brevetto in cui si fa riferimento a "diverse caratteristiche che possono integrarsi con un determinato percorso, come ad esempio i messaggi pubblicitari mirati". Non è che il fido GPS ci farà fare il giro dell'oca per piazzarci forzatamente davanti a tutte le pubblicità che gli sponsor hanno profumatamente pagato? Speriamo che ci sia l'opzione per evitare questo giro turistico forzato!