Microsoft è convinta che la (libera) competizione fra i browser possa favorire troppo Google. Certamente i portavoce di Redmond non si sono espressi così platealmente, ma secondo indiscrezioni raccolte dal New York Times questa potrebbe essere la prossima strategia difensiva di fronte all'anti-trust europeo. L'Unione Europea ha fissato per il prossimo giugno la prima audizione del caso Microsoft, che vede schierati Mozilla, Opera, Google, l'ECIS e ACT contro il binomio Windows O.S./Explorer.
In pratica, Microsoft sosterrà che l'integrazione (di default) di browser alternativi su Windows danneggerà il mercato online del search-advertising. Mozilla, in testa alla compagine anti-Microsoft, guadagna infatti dal traffico generato attraverso il motore di Google. E anche Opera sembrerebbe godere di un'analoga partnership.
"Non solo il browser Google Chrome sarà su tutti i pc Windows, ma si rafforzerà il dominio di Mountain View sulla pubblicità basata sulla ricerca", ha dichiarato la fonte vicina ai legali Microsoft.