Miglio 81, l'ultimo racconto di Stephen King, domani uscirà in Italia solo in versione e-book e non in quella cartacea nelle librerie. Si tratta di una piccola rivoluzione e "più in generale, è la prima opera di un grande scrittore a uscire in Italia solo in versione elettronica", come sottolinea Eugenio Trombetta Panigadi, direttore generale di Sperling & Kupfer.
È vero, è pur sempre una piccola cosa: stiamo parlando di un racconto da 80 pagine in formato e-book. Però è un inizio e forse un giorno questo titolo verrà ricordato come uno spartiacque. Anche il prezzo di listino sembra concorrenziale, perché 4,99 euro rappresentano una soglia di spesa invitante. Negli Stati Uniti, dove costa 5,39 dollari, dal primo settembre è stato venduto in 200mila copie. Insomma, l'idea sembra funzionare.
Mile 81
Vincente anche la scelta di rilasciare in Italia "Miglio 81" poco dopo il nuovo romando "22/11/'63", "C'è una coincidenza di data per realizzare una promozione incrociata tra le due opere ma Miglio 81 è un testo letterario a sé, una chicca per i fan di King che lanciamo con entusiasmo, convinti che non bastino nuovi supporti senza buoni contenuti", ha spiegato Trombetta Panigadi al Corriere.
Ovviamente l'Italia è ancora indietro rispetto gli Stati Uniti, e qualche responsabilità è anche degli editori. Questa la valutazione di Giovanni Bonfanti, curatore di uno studio di A. T.Kearney-BookRepublic, che ha stimato in 20mila i titoli digitali in lingua italiana disponibili sul nostro mercato. Gli americani ne vantano 1 milione, mentre tedeschi e francesi rispettivamente 80mila.
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A Natale forse si assisterà a un piccolo balzo. "Giocherà a favore l'aumento dei tablet e degli e- reader in circolazione (da 900 mila a oltre un milione) ma gli e-book venduti potrebbero essere di più se ci fossero più titoli", ha ricordato Bonfanti. "Soprattutto se si considera che, dopo Apple, anche il gigante Amazon aprirà presto il suo store italiano agli e-book dei nostri editori".
Perché gli editori però sembrano così restii? Una delle risposte, non certamente l'unica, si può desumere "dalla classifica Amazon dei cento e-book più venduti negli Usa: ventiquattro erano opere di self-publishing".