Gli Stati Uniti vogliono riportare l'uomo sulla Luna entro il 2024 con "ogni mezzo necessario"

Mike Pence spinge la NASA ad accelerare i tempi per il ritorno sulla Luna. Il 2028 è troppo lontano, si mira al 2024 con ogni mezzo possibile.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Entro i prossimi cinque anni gli Stati Uniti devono riportare l'uomo - un americano s'intende - sulla Luna. È quanto richiesto da Mike Pence, vicepresidente dell'amministrazione Trump, nel corso del quinto National Space Council. Secondo Pence le attuali stime, che prevedono un ritorno degli USA sul nostro satellite non prima del 2028, non sono "sufficientemente buone".

Davanti alla platea, usando un linguaggio da "Guerra Fredda", Pence ha affermato che gli Stati Uniti si trovano nuovamente in una corsa allo Spazio contro i propri "avversari", più precisamente la Russia e la Cina. Donald Trump vede nello Spazio la prossima frontiera per primeggiare, tanto da aver emanato nel dicembre 2017 una direttiva invitando la NASA a riportare gli astronauti sulla Luna.

Frustrato dalla mancanza di un piano concreto, dagli sforamenti di budget e dai ritardi del nuovo razzo Space Launch System (SLS), Pence (facendo le veci del Presidente) ha annunciato che la NASA dovrebbe cercare di raggiungere la Luna con ogni mezzo necessario, anche se ciò significherà usare razzi e lander costruiti da aziende private. La NASA avrebbe inoltre bisogno di "cambiare mentalità, una cosa che si fa imponendosi obiettivi coraggiosi e mantenendo i piani. Urgenza deve essere la nostra parola d'ordine".

Pence ha indicato alcuni motivi per andare sulla Luna, anche se il principale è che gli Stati Uniti devono aspirare a essere i migliori, gli apripista. La Cina ha lanciato con successo la sua serie di missioni Chang'e, portando un lander sul lato nascosto della Luna. Il Vicepresidente ha anche citato le scoperte di acqua intrappolata nei crateri polari permanentemente ombreggiati della Luna.

"Voglio essere chiaro. La prima donna e il prossimo uomo sulla Luna saranno entrambi astronauti americani, lanciati da razzi americani, dal suolo americano", ha detto Pence. Tornare sulla Luna richiederà un investimento non indifferente: si parla di 135 miliardi di dollari complessivi, cifra stimata anche in base al costo delle missioni Apollo pari a 120 miliardi odierni.

Durante il suo discorso, Pence ha anche evocato John F. Kennedy. "Alcuni diranno che è troppo difficile, troppo rischioso, troppo costoso. Ma lo stesso fu detto nel 1962". Molte cose però sono cambiate dagli anni '60 e convincere il Congresso ad approvare questo piano ambizioso potrebbe essere più difficile del previsto.