Milano forse dovrà rinunciare alla fibra nelle case

Telecom Italia e F2i non sembrano trovare un accordo per portare l'implementazione della fibra verticale a Milano. Rischia di saltare la promessa dello scorso autunno e forse anche il progetto italiano di Metroweb.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia e F2i avrebbero dovuto portare la fibra ottica nelle case dei milanesi, ma dopo cinque mesi di trattative il progetto sembra su un binario morto. A novembre sembrava cosa fatta, ma stando a quanto riporta il Sole 24 Ore il momento delle "convergenze parallele" è terminato.

Il gruppo di Franco Bemabè sembrerebbe essere sempre più intenzionato a spremere la tecnologia basata su rame senza scomodare la costosa fibra. F2i, e la controllata Metroweb, invece guardano alla fibra come unica soluzione per confezionare servizi che possano ingolosire i provider alternativi. 

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Pare che il tema del contendere più spinoso sia quello tariffario: per Telecom il prezzo di ogni linea su rame dovrebbe essere di 520 euro, mentre per F2i non più di 250 euro. Rame e fibra in questo progetto vanno a braccetto e senza un accordo non si potrebbe proseguire.

"Che fine farà l'accordo si dovrebbe sapere tra oggi e domani, quando è previsto il confronto conclusivo. Se il tandem andrà avanti vorrà dire che forse ha trovato il modo di collaborare", scrive il Sole 24 Ore. 

In caso contrario l'ipotesi più verosimile è che F2i non riesca a mantenere la promessa di portare la NGN in trenta città come aveva promesso. Telecom Italia, di contro, potrebbe ritrovarsi semplicemente con un nuovo concorrente nei centri più remunerativi. In ogni caso grazie alla tecnologia VDSL2 potrà offrire servizi a banda ultralarga continuando ad affidarsi al misto fibra e rame.