Missione Rosetta è l'evento del 2014 nel mondo della fisica

Physics World ha insignito la missione Rossetta del riconoscimento Physics World 2014 Breakthrough of the Year, che la premia come evento di maggiore impatto di quest'anno nel mondo della fisica.

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a cura di Elena Re Garbagnati

La notizia di maggiore impatto del 2014 per il mondo della fisica è stata la missione Rosetta. A dirlo è il comitato editoriale di Physics World, il mensile dello IoP (Institute of Physics) un'associazione mondiale con sede nel Regno Unito, fondata nel 1874, che lavora per diffondere la conoscenza e la comprensione della fisica.

Ogni anno assegna il prestigioso riconoscimento Physics World 2014 Breakthrough of the Year, di cui quest'anno è stata insignita la missione Rosetta, che ha portato a novembre al primo atterraggio di un veicolo spaziale su una cometa. L'avventura non è ancora terminata, i primi risultati non hanno confutato le teorie sulla formazione degli oceani terrestri, e sono ancora da analizzare tutti i dati che il lander Philae ha spedito prima di entrare in ibernazione. Inoltre è più che mai viva la speranza che si riaccenda quando la cometa arriverà più vicina al Sole.

esa rosetta

Il team dell'ESA festeggia l'atterraggio di Philae sulla cometa 67P

Ma partiamo dall'inizio di questa epica missione, che fu approvata dalla Science Programme Committee dell'ESA nel novembre del 1993 come missione a lungo termine del programma scientifico spaziale. L'obiettivo era (ed è tuttora) consegnare alla specie umana il segreto della nascita del Sistema Solare.

Il progetto si è concretizzato nel 2004, quando l'ESA ha spedito nello Spazio l'orbiter Rosetta con 11 strumenti scientifici a bordo e il lander Philae, con altri 10 strumenti supplementari. Tutti i dettagli sulla dotazione, la compartecipazione italiana nella loro realizzazione e i motivi della missione consigliamo di leggere il nostro approfondimento Spazio: come inseguire una cometa e atterrarci sopra.

Il lander Philae sulla cometa 67P

Il lander Philae sulla cometa 67P

Dopo essere arrivati in orbita i sistemi sono stati ibernati a 800 milioni di chilometri dalla Terra in attesa dell'arrivo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. A gennaio 2014 i sistemi sono stati ripristinati e tutto ha funzionato perfettamente: è stato il primo grande successo di questa missione, perché non era affatto scontato che dopo tanto tempo nello Spazio profondo le cose sarebbero andate così.

A questo punto sono iniziate le manovre di avvicinamento. A settembre la sonda spaziale era abbastanza vicina alla cometa da scattarne delle immagini abbastanza dettagliate da far individuare agli scienziati i punti ideali per l'atterraggio del lander Philae.

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Tutti questi retroscena resteranno pressoché sconosciuti ai più, ma a tutti resterà impresso nella memoria l'evento clou che passerà alla storia: alle 16:35 italiane del 12 novembre 2014 il modulo Philae è atterrato sulla superficie della cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko, che si trovava a 511.000 mila chilometri dalla Terra e si muoveva a circa 55.000 km/h. Ha rimbalzato due volte prima di fermarsi –dopo 7 ore di caduta libera - in un punto non ideale, poco illuminato dal Sole, ma le batterie hanno tenuto quel tanto che bastava per trapanare la superficie, raccogliere i dati e inviarli a Rosetta che a sua volta li ha recapitati agli scienziati.

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Il team di Rosetta è riuscito a risvegliare una sonda dall'ibernazione nello Spazio profondo ripristinando tutti gli strumenti, volare in flyby a una manciata di chilometri da una cometa, pilotando dalla Terra (ricordiamo che al momento dell'atterraggio c'era un ritardo nelle comunicazioni di 28 minuti e 20 secondi), per migliaia di chilometri e farci atterrare sopra un lander del peso di 100 chilogrammi circa, che equivale un po' a centrare una zanzara con una fionda.

Hamish Johnson di Physics World ha dichiarato che "il team che è riuscito a portare il lander Philae sulla superficie di una cometa così distante ha aperto un nuovo capitolo per la nostra comprensione della nascita e dell'evoluzione del Sistema Solare, ed in ultima analisi del modo in cui la vita si è formata sulla Terra. Il grande lavoro e le scoperte che verranno non devono mettere in secondo piano l'enorme lavoro che è stato fatto per arrivare a questo risultato. Si è rincorsa una cometa per dieci anni e con uno sforzo enorme si è riusciti a portare sulla sua superficie un laboratorio all'avanguardia".

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Abbiamo dimostrato che si può fare quello che nessun altro prima era riuscito a fare, e che la NASA stessa aveva definito "visionaria follia". Standing Ovation.