Misurainternet 1.2, ecco cosa cambia

AGCOM ha annunciato l'aggiornamento dello strumento per misurare la qualità delle connessioni Internet broadband. Misurainternet 1.2 ha una nuova interfaccia ed è molto più veloce.

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a cura di Dario D'Elia

AGCOM ha aggiornato il test per misurare la qualità delle connessioni Internet broadband. Misurainternet.it ospita la nuova versione del software Ne.Me.Sys. "per la verifica della qualità dell'accesso ad internet a banda larga, realizzato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni in collaborazione con la Fondazione Ugo Bordoni e l'Istituto superiore delle comunicazioni e tecnologie dell'informazione, nell'ambito del progetto Misura Internet".

Misurainternet

L'applicazione 1.2 non solo vanta un'interfaccia grafica più facile da utilizzare, ma è nettamente più veloce rispetto al passato - ciascuna delle 24 misurazioni previste non durerà più di 15 minuti. Da sottolineare inoltre, come ricorda il comunicato ufficiale, la "possibilità di certificazione parziale dei risultati del test". In pratica "se il software accerta, prima della conclusione del test completo, la violazione di uno degli impegni contrattuali dell'operatore, sarà immediatamente reso disponibile il report pdf che certifica la qualità della linea rispetto alla misura testata". Questo ovviamente consentirà comunque di proseguire con il test se lo si desidera. 

"A fronte di oltre 39.000 iscritti al sito misurainternet.it (dati al 1° giugno), 12.200 hanno effettuato almeno una misura e poco più di 3.000 hanno completato la procedura ottenendo il pdf che mette in condizione di inoltrare il reclamo agli operatori nel caso un velocità di connessione inferiore a quella minima garantita", continua il documento.

Da sottolineare anche la pubblicazione dei dati relativi alle performance di qualità dei profili di accesso ad internet da postazione fissa dei diversi operatori. "Le rilevazioni pubblicate si riferiscono alle offerte più vendute negli ultimi 12 mesi e riguardano il periodo luglio - dicembre 2010". 

Scorrendo i dati c'è da stupirsi: non sono così terribili. Il problema però è che non è indicato il numero dei test effettuati in ogni località. Qualcosa non torna.