Monster perde la certificazione Apple perché ha fatto causa a Beats

Monster ha denunciato Beats e per ritorsione Apple ha fatto saltare il programma "Made for iPhone/iPod/iPad". Monster rischia perdite milionarie.

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a cura di Dario D'Elia

Monster, uno dei più noti marchi statunitensi di cuffie audio e cavi, ha indispettito a tal punto Apple da aver perso la certificazione "Made for iPhone/iPod/iPad". Sulla carta non sembrerebbe una grande danno ma secondo David Tognotti, consigliere legale di Monster, la perdita di introiti e l'eliminazione del marchio da tutti i prodotti potrebbe mettere in ginocchio l'azienda.

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La vicenda risale a gennaio 2015 quando Monster ha deciso di denunciare Beats Electronics – acquisita da Apple ad agosto 2014 – a causa dell'estromissione societaria subita nel 2011. Non molti sanno infatti che Beats Electronics nasce sulla base di una felice intuizione di Jimmy Iovine (della Interscope Geffen A&M Records) e del rapper Dr. Dre, ma soprattutto grazie alla partnership con Monster. Dal 2008 al 2011 tutto fila liscio, ma poi con una mossa quasi a sorpresa Beats riesce a estromettere Monster siglando un accordo con HTC, che acquisisce il 51% della società.

A poche settimane dall'accordo Beats ricompra il 25,5% delle azioni e sfruttando una clausola contrattuale legata al cambio di proprietà mette alla porta Monster. Proprio lei che aveva curato lo sviluppo, la produzione e la distribuzione delle cuffie in cambio del diritto di licenza del marchio. Una perdita di milioni di dollari se si considera il trasferimento di tutta la proprietà intellettuale.

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Apple, per proteggere i propri interessi e quelli di Beats, decide di giocare duro ed esclude Monster dal programma licenziatario – attivo dal lontano 2005. Questo vuol dire che dal prossimo settembre nessuna linea Monster potrà più fregiarsi della certificazione di compatibilità con i prodotti Apple e scomparirà anche dagli Apple Store. Un doccia gelata dato che storicamente almeno 900 dei 4000 prodotti del noto marchio sono rientrati in questo accordo.

"Questo svela un lato di Apple che i consumatori non vedono spesso", ha dichiarato Tognotti. "Apple può essere prepotente". Insomma, la reazione viene valutata eccessiva anche perché le querelle legali del colosso di Cupertino di solito non hanno conseguenze su accordi di altro ambito. Si pensi ad esempio alle battaglie sui brevetti con Samsung, che non hanno condizionato nei suoi stabilimenti la produzione dei chip per iPhone e iPad.

Già, ma Monster è solo un concorrente diretto di Beats nel segmento cuffie, non un fornitore. Troppo ghiotta l'opportunità di spazzare via un avversario.