Montagne russe e mosche, curiosità a misura di bimbo

Quando la Fisica scende dalla cattedra ed entra nella vita di tutti i giorni diventa divertente e stimolante. Lo dimostra questo libro per bambini, che è uno spunto per incuriosire e dare risposta alle domande apparentemente difficili che i piccoli si pongono.

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a cura di Elena Re Garbagnati

rubrica bimbi

 

Se avete un bambino curioso di età compresa fra 6 e 10 anni, un'ottima idea per tenerlo impegnato è inventarsi delle domande curiose e

stupirlo con le risposte pronte. Un modo per stuzzicare l'interesse e la fantasia,  magari prevenendo quesiti a cui è difficile trovare risposta. Al proposito può venirvi in aiuto la Fisica. Sì, quella materia che magari a scuole avete trovato tremendamente complessa e noiosa - se ve l'hanno presentata dal punto di vista sbagliato.

In realtà la Fisica non è una delle dieci piaghe d'Egitto, è un ricettacolo di idee da cui prendere spunto per molte attività - come abbiamo spesso sottolineato - oltre che per soddisfare molte curiosità del quotidiano. Per esempio, per svelare come fanno certi insetti a camminare sul soffitto! Mi capita spesso di scrivere che parlare di Fisica non significa necessariamente teorizzare sull'elettromagnetismo o la Relatività, e Che forza la fisica! ne è l'ennesima dimostrazione.

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In chiave "under 10", ossia con argomenti semplici e spiegazioni accessibili - comunque conformi al rigore scientifico - mirate a far capire ai bambini della scuola primaria che quello che accade ogni giorno attorno a noi (o direttamente a noi stessi), in moltissimi casi trova una spiegazione nella Fisica. E che concetti apparentemente teorici e lontani come il tempo, lo Spazio e l'Universo non sono avulsi dalla nostra esistenza terrestre, ma la permeano e ci circondano influenzandoci e condizionandoci.

Una bella lezione di vita più che di Scienza, che con la scusa di affiancare il bambino sarà sicuramente utile anche ai genitori che si interrogano (purtroppo anche a voce alta) sul perché le maestre insistano a insegnare ai loro figli "cose inutili come le Scienze". Poi salgono sulle montagne russe e non sanno spiegarsi perché si sentono lo stomaco in gola mentre il trenino precipita verso il basso! (La risposta è in questo libro).