Mt.Gox ha ancora 1 milione di Bitcoin, speranza o malware?

Qualcuno ha rubato dati importanti a Mt.Gox, ma nella pubblicazione forse c'è anche del malware.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Mt.Gox ha ancora quasi un milione di Bitcoin e sarebbe in grado di risarcire tutti gli investitori che temono per i propri risparmi. Questo è ciò che si mormora da qualche ora, da quando cioè qualcuno ha sottratto informazioni riservate dal sito di Mark Karpeles, AD di Mt.Gox appunto, per poi renderle pubbliche tramite Reddit con un post prontamente rimosso dai moderatori. Anche il blog di Karpeles è offline.

Buone notizie quindi per i molti risparmiatori che ci stanno rimettendo di tasca propria? Non necessariamente, intanto perché i file non mostrano necessariamente quanti BTC ha oggi Mt.Gox, ma quanti ne aveva (o pensava di avere) in passato. Insomma non è una prova della sua solvibilità. E c'è qualche altra stranezza.

Pare infatti che nel pacchetto ci siano anche dei file eseguibili che forse sono trojan progettati per rubare i Bitcoin presenti sul PC; insomma uno si scarica i file alla ricerca di un po' di speranza, e si ritrova derubato anche dei BTC che conserva sul proprio hard disk.

Andy Greenberg di Forbes aggiunge inoltre che qualcuno avrebbe dichiarato di possedere 20 GB di dati provenienti da Mt.Gox, inclusi quelli personali degli utenti. Questo misterioso ladro starebbe cercando di vendere tali informazioni per rientrare della perdita subita a causa della bancarotta del famoso exchange.

Per chi è completamente a digiuno dell'argomento, però, forse ci vuole qualche dettaglio in più: Mt.Gox era un exchange di Bitcoin, vale a dire un sito dove la gente poteva scambiare Bitcoin con valute tradizionali o con altre criptomonete. Ce ne sono tanti al mondo, ma Mt.Gox era senza dubbio il più grande e famoso.

Per usare questi servizi si crea un conto online dove si depositano i propri BTC. Lo si può vedere come un conto corrente secondario da usare per gli scambi, ma alcuni lo usavano come conto unico e ci tenevano tutti i propri Bitcoin, o comunque più di quanti sarebbe stato ragionevole fare.

Il problema di questi servizi è che non offrono alcuna garanzia: se si verifica un furto, o se i gestori decidono di "scappare con la borsa" i risparmiatori non possono farci un bel nulla - tranne che andare personalmente a cercare i responsabili ovviamente.

Ecco perché con la dichiarazione di bancarotta Mt.Gox ha creato scompiglio in tutto il mondo Bitcoin, e perché molti sono preoccupati, per non dire proprio disperati. E ora saltano fuori questi "hacker" che sembrano voler portare speranza e allo stesso tempo nuove minacce. Davvero una brutta situazione, e pensare che i più esperti mettevano in guardia da Mt.Gox già un anno fa - staranno soffrendo il dolore di Cassandra ora.