MySpace negli ultimi due anni ha identificato e bannato più di 90 mila violentatori riconosciuti. I dati ufficiali, rilevati dalla Security interna di MySpace, sono giunti finalmente sul tavolo della commissione federale che sta indagando sul rapporto tra social networking e "sex offender".
Il Procuratore Generale del Connecticut, Richard Blumenthal, pare essere rimasto sconvolto dalla scoperta. "Questa rivelazione scioccante, frutto della nostra richiesta di subpoena, è una prova evidente di come i siti di social networking siano pieni di sex offender", ha dichiarato il co-presidente della commissione. E per "sex offender" si intendono solo ed esclusivamente le persone che sono state condannate per crimini sessuali.
Intanto, la task force di Blumenthal ha confermato di stare aspettando anche i dati raccolti da Facebook. "Rispetto a MySpace e altri siti di social networking, Facebook ha sempre puntato sulla cultura della trasparenza legata al proprio nome, e ha sviluppato ed integrato un sistema di verifica e regole per la privacy che consentono alle persone di interagire in sicurezza in un ambiente protetto", si legge nel comunicato rilasciato da Facebook.
MySpace due anni fa si è accorta del rischio degli adescamenti online. Per questo motivo si è rivolta a Sentinel Safe Tech Holdings per la realizzazione di un sistema di rilevazione dei molestatori condannati.
La creazione di un unico database nazionale – prima ne esistevano solo di locali – si è dimostrata una "soluzione vincente", poiché ogni predatore è identificato da circa 120 dettagli. In pratica non sono solo presenti i nomi, cognomi o le date di nascita, ma anche indirizzi, professione, tatuaggi, etc.
"Confermiamo che MySpace ha rimosso questi individui dal sito, e fornito i loro dati agli inquirenti, compreso il Procuratore Generale Blumenthal", ha confermato Hemanshu Nigam, Chief Security Officer dell'azienda.