NanoDoc, videogioco che vuole trovare al cura per il cancro

Con NanoDoc ci troviamo nei panni di un medico, che bombarda con nanoparticelle dei pericolosi tumori.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

NanoDoc non è un semplice videogioco online, ma un vero strumento per la ricerca sul cancro. Il giocatore veste i panni di un medico che deve bombardare un tumore con nanoparticelle: l'obiettivo è uccidere il bersaglio senza danneggiare il paziente, e le prove si susseguono con difficoltà crescente.

Sì perché all'inizio basta scegliere un paio di diverse nanoparticelle, mettere i dosaggi al massimo e il gioco è fatto. Ma con il tempo bisognerà diventare più astuti, e trovare la risposta giusta sarà sempre più difficile. D'altra parte se fosse facile non ci sarebbe bisogno di ricerche continue sull'argomento.

Una volta terminato il tutorial NanoDoc diventa quindi un gioco piuttosto impegnativo, adatto solo ai giocatori più determinati, brillanti e pazienti. Bisogna saper gestire molte variabili allo stesso tempo, combinarle in diverso modo alla ricerca di quello giusto, e soprattutto provare più e più volte. Una formazione specifica è d'aiuto ovviamente, ma provarci senza non farà che rendere la sfida ancora più coinvolgente.

"Vogliamo che i bioingegneri vengano a progettare gli scenari", ha commentato Sabine Hauert, ingegner dell'Instituto Koch per la ricerca integrata sul cancro, al MIT – l'istituzione che ha creato e pubblicato NanoDoc.

A questo punto qualcuno si sarà ricordato di FoldIt, un progetto del tutto simile ma mirato alla cura dell'AIDS. È stato proprio questo a ispirare la dottoressa Hauert nella creazione di NanoDoc; quest'ultimo tuttavia propone al giocatore scenari molto specifici.

L'idea è che se molte persone decidono di giocare, qualcuna potrebbe effettivamente trovare un trattamento potenzialmente efficace: e a quel punto i ricercatori avrebbero un solido punto di partenza per approfondire la scoperta. In tal modo si evita d'investire ingenti risorse di ricerca, e ci si può concentrare solo sulle cose più promettenti. Se qualcosa funziona nel gioco, quindi, si passa a simulazioni più impegnative e precise – nonché costose – e se tutto va bene si arriva alla sperimentazione biologica.

Non possiamo che augurare il più grande dei successi a NanoDoc, e voi buon divertimento per quando ci giocherete: basta visitare la relativa pagina web.