I primi astronauti della NASA che metteranno piede su Marte dovranno stabilire una base e intraprendere operazioni di ricerca. Al contrario di quanto ipotizzato da alcuni, i funzionari della NASA hanno sottolineato che non si tratterà di una colonia abitata in modo permanente.
Ben Bussey, a capo dello Human Exploration and Operations Mission Directorate della NASA, ha infatti spiegato che secondo i piani attuali l'avamposto marziano che la NASA spera di istituire entro la fine del 2030 sarà un hub deputato a ospitare temporaneamente gli astronauti. Creare una colonia è tutt'altra cosa, è "un lungo cammino", tanto che al momento "nessuno alla NASA pensa a una base umana permanente".
Il piano d'azione prevede quindi di spedire un equipaggio su Marte verso il 2030, costruire una struttura per dormire ed esplorare i dintorni. Alla partenza la struttura rimarrebbe in loco, pronta per ospitare l'equipaggio successivo, da far partire "alla successiva buona occasione per il lancio". In sintesi l'hub non sarà occupato in modo permanente, come avviene per esempio adesso per la ISS.