Nascerà il super Centro Nazionale per le Ricerche italiano

Il Governo sta lavorando a un progetto di razionalizzazione per il CNR. L'obiettivo è di accorpare all'attuale struttura i 12 istituti di ricerca esistenti. Si parla di una sola cabina di regia e di un forte risparmio complessivo.

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a cura di Dario D'Elia

Il Governo progetta la creazione del super Centro Nazionale per le Ricerche. In verità si tratta di un suggerimento di razionalizzazione delle spese voluto dal Ministero dell'Economia e dal MIUR. L'idea è quella di riformare il CNR e accorpare i 12 istituti esistenti.

In pratica addio ASI, INFN, INAF, INGV, INRIM, OGS, Stazione zoologica di Napoli, Area ricerca di Trieste, Istituto nazionale di Matematica, Museo Storico della Fisica e Istituto italiano di studi germanici. Continueranno a operare sotto il cappello della nuova struttura, probabilmente riuscendo a risparmiare qualcosa rispetto agli attuali 1,6 miliardi di risorse. Almeno secondo il Governo.

CNR

Invece di avere più cabine di regia, ecco l'idea di un solo presidente affiancato da un collegio dei revisori e un CDA di quattro membri ancora da selezionare. In ogni caso persone di "indiscussa moralità e indipendenza e di elevata e comprovata qualificazione scientifica professionale".

Il capitolo della legge si chiama "Razionalizzazione del sistema della ricerca" e dovrebbe essere inserito nel prossimo Ddl. Per altro sarà lasciata al CDA della nuova struttura la formulazione di uno statuto per il nuovo CNR, da sottoporre poi all'approvazione del ministero.

Prevista poi anche la nascita di due Agenzie che sgraveranno il MIUR di compiti chiave. La prima si occuperà del trasferimento tecnologico; la seconda del finanziamento della ricerca e della distribuzione del Fondo per gli Investimenti nella Ricerca Scientifica e Tecnologica (FIRST).

Non meno importante la decisione di istituire un'abilitazione scientifica nazionale per i ricercatori, un po' come quella prevista per i docenti universitari.