Navicella Orion nello Spazio, iniziata una nuova era dell'esplorazione spaziale

La capsula Orion è decollata dallo spazio porto di Cape Canaveral in Florida, ha compiuto 2 giri attorno alla Terra ed è rientrata. Per l'amministratore capo della NASA "oggi è un grande giorno per il mondo".

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

La capsula Orion candidata a portare l'uomo su Marte (non prima del 2030, N.d.R.) è finalmente decollata dalla Force Station di Cape Canaveral a bordo del razzo Delta IV. Stavolta tutto è andato liscio e la partenza è avvenuta al primo tentativo, alle 13:05 ora italiana (le 7:05 con il fuso orario della costa orientale statunitense), ossia all'apertura della finestra di lancio di due ore e 39 minuti che era stata messa in preventivo esattamente come ieri.

Un po' di pessimismo c'era, dopo i tentativi a vuoto di ieri e dopo che il bollettino meteo di questa notte parlava di un 40% di possibilità che le condizioni fossero incompatibili con il lancio. Invece questa volta non ci sono stati intoppi e all'ora prevista la navicella si è librata in volo e chi ha assistito al lancio in diretta streaming si è goduto l'entusiasmo un cuffia dello speaker ufficiale della NASA "Liftoff! Lancio effettuato, è l'inizio di una nuova fase per l'esplorazione spaziale americana". Se ve lo siete persi non c'è problema, potete rivederlo quante volte volete nel video che vi proponiamo in questa pagina.

Orion e razzo Delta IV

Il decollo di Orion con il razzo Delta IV

Grande entusiasmo anche dopo il lancio: l'amministratore capo della NASA Charles Bolden ha dichiarato che "oggi è un grande giorno per il mondo", successive dichiarazioni dall'agenzia spaziale statunitense sottolineano che "in un futuro non troppo distante, gli astronauti destinati ad essere le prime persone a camminare su Marte lasceranno la Terra a bordo di una navicella Orion".

###old3250###old

Suggestive anche le immagini che ci ha proposto NASA TV dopo il lancio, tramite le telecamere esterne montate a bordo: la Terra da lontano, con una prospettiva simile a quella che ci regalano gli astronauti dalla ISS. Orion però è andata ben oltre la Stazione orbitante, si è spinta fino a 5800 chilometri dalla Terra. Poco prima delle 16:30 ora italiana ha superato l'apogeo riprendendo l'avvicinamento alla Terra, e alle 17:30 ora italiana è ammarata al largo di Baja California (splashdown) dopo avere compiuto due giri completi attorno al nostro Pianeta.

Come tutti ormai sanno quello di oggi era un test, senza equipaggio a bordo, e i risultati delle rilevazioni effettuate dagli oltre 1200 sensori di bordo arriveranno in seguito. L'obiettivo era verificare i sistemi di lancio e di rientro, il controllo dell'assetto, il paracadute e lo scudo termico. Il test è costato 357 milioni di dollari, adesso bisognerà attendere il 2021 per il primo lancio con equipaggio, l'altro passaggio obbligato prima di programmare la missione su Marte.

Orion spazio

In live dallo Spazio

Intanto vi lasciamo con una curiosità: come da tradizione anche su questo volo di test gli ingegneri che hanno lavorato al progetto hanno caricato a bordo oggetti di valore simbolico: l'action figure del capitano Kirk, un fossile di T-Rex fornito da museo della scienza di Denver, un gadget di Iron Man, delle poesie di Maya Angelou e una registrazione della suite I Pianeti di Gustav Holst. Se doveste andare nello Spazio quali sono le tre cose che portereste con voi?

Splashdown

Splashdown!