Navigare su Internet in incognito, non solo per il porno

La navigazione in incognito offerta dai browser viene spesso associata al solo accesso a siti porno. In realtà ci sono molte altre possibili applicazioni.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Tutti i principali browser offrono una modalità di navigazione sicura e tale da non lasciare tracce sul PC. In base al browser questa funzione assume differenti nomi: Incognito Mode in Chrome, Private Browsing in Firefox e Safari o InPrivate Browsing in Microsoft Edge e Internet Explorer.

Attivando questa opzione la sessione di navigazione in corso non condividerà eventuali cookie e altri dati memorizzati con il sistema e nel momento in cui riutilizzeremo il browser in modalità normale tali elementi risulteranno inesistenti.

L'uso più noto e comune di questa funzionalità riguarda l'accesso a siti "particolari" nei casi in cui si scelga di non lasciare traccia sui PC. È il caso dei siti porno, ma la navigazione in incognito si rivela utile anche in molti altre situazioni e qui di seguito ne indichiamo alcune.

Accedere a un sito Web sfruttando account multipli

inc2

Molti siti Web non consentono l'accesso alle pagine sfruttando più di un account; in questi casi la modalità di accesso privata può risultare un'alternativa. Sarà infatti sufficiente effettuare il login con una sessione standard del browser e successivamente avviare una nuova istanza in incognito.

In questa nuova sessione sarà possibile accedere al medesimo sito Web inserendo poi differenti credenziali: avremo così ottenuto lo scopo iniziale e cioè navigare sul medesimo sito Web con due differenti account.

Questa soluzione funziona perché il browser non condivide i cookie gestiti dalla modalità in incognito con quelli propri della sessione standard. Infine, nel momento in cui la sessione in incognito verrà chiusa tutti i relativi cookie saranno eleminati e il login fatto in tale modalità non risulterà più valido.

Aggirare limitazioni di accesso a servizi online

img3

Parecchi siti web - in particolare giornali online - offrono un numero limitato di accessi gratuiti nell'arco della settimana o del mese. Per ovviare a tale problema chiedono la sottoscrizione di un abbonamento dedicato, ma anche in questa situazione la navigazione in incognito può rivelarsi utile.

Molto spesso questo tipo di siti memorizza sul PC dell'utente informazioni attraverso le quali risalire in futuro al numero di accessi effettuati. Ecco quindi che usando una sessione di navigazione in incognito si ha la possibilità di ovviare al limite di visualizzazioni imposto.

L'accesso alla modalità in incognito è normalmente disponibile con un semplice click del tasto destro all'interno del browser: nel caso di Chrome è ad esempio possibile avviare una sessione in incognito cliccando su un link con il tasto destro e selezionando "Apri il link in una finestra di navigazione in Incognito". Se anche durante la navigazione in incognito si supera il numero massimo di accesso al sito si potrà ovviare al problema chiudendo e riaprendo tale sessione.

Di sicuro se si ha piacere a leggere una determinate fonti di informazione in modo assiduo il pagamento dell'abbonamento rappresenta comunque la miglior soluzione possibile, ma in caso di accesso sporadico il suggerimento descritto permette di risolvere il problema.

Accedere ai propri account online usanto un PC non nostro

img4

Se si è nella condizione di dover utilizzare un PC non nostro per accedere alla propria webmail o a un servizio online è consigliato l'uso della modalità in incognito.

Normalmente, infatti, si dovrebbero inserire le credenziali in una sessione standard del browser per accedere al servizio online e poi effettuare il logout; sarà importante poi verificare che al successivo uso del browser i dati inseriti non permettano di accedere ai nostri account.

Può però capitare che ci si dimentichi di effettuare il logout, quindi i nostri account online risulteranno accessibili a terze persone. Usando invece la modalità in incognito anche in questo frangente avremo la certezza che nel momento in cui usciremo da tale particolare sessione i dati di accesso saranno rimossi.

Ricorrere alla modalità in incognito non mette certo al sicuro da ogni altra possibile minaccia per i propri dati di login - keystroke-logging su tutte - ma comunque offre la possibilità di gestire le proprie credenziali in modo consapevole.

Visualizzare i risultati delle ricerche Web senza influenze

img5

Non è certo un segreto che Google raccolga informazioni sugli utenti e sulle loro abitudini; tali dati sono usati anche per successive ricerche al fine di offrire agli utenti dei risultati il più possibile affini al proprio uso del Web.

Questa scelta può risultare utile in molte circostanze, ma al tempo stesso risulta indesiderata nel momento in cui si desidera ottenere risultati dalle ricerche online il più possibile neutri e confrontabili. Per ovviare a questo filtro imposto da Google è sufficiente avviare la ricerca desiderata all'interno di una sessione in incognito.

In questo modo si otterranno risultati non influenzati dalle ricerche già svolte. Questa soluzione risulta valida anche per tutti quei servizi che come Google effettuano una raccolta di dati sulle abitudini degli utenti.

Evitare la comparsa indesiderata di oggetti nella history degli acquisti e nella pubblicità

inc am

La navigazione in incognito risulta utile anche per evitare la pubblicità online troppo invadente. Sarà successo a tutti di effettuare una ricerca online per un possibile acquisto - ad esempio su Amazon - e da quel momento in poi accorgersi che le pagine Web risultano costellate di pubblicità relativa al prodotto ricercato.

Per evitare questo fastidio o che altre persone possano conoscere le nostre abitudini online anche negli acquisti consigliamo di usare la ricerca in incognito nelle fasi di ricerca.  A fronte di questo vantaggio c'è però anche una seconda faccia della medaglia: se l'acquisto non viene concluso in una determinata sessione, per portare a termine l'operazione sarà necessario ricominciare da zero. Come già detto, infatti, alla chiusura della sessione in incognito ogni informazione memorizzata viene cancellata.


Abbiamo descritto solo una parte delle situazioni nelle quali può essere utile attivare la modalità di navigazione in incognito, e gli esempi potrebbero essere molti altri. Ciò che dovrebbe emergere, in conclusione, è la possibilità concessa all'utente di controllare al meglio la navigazione Web e la possibilità di conservare o meno i dati di navigazione sul proprio PC o quello di altri.