Tutti parlano di schermi flessibili, ma dove sono le batterie flessibili che li alimenteranno? Nec ne ha appena mostrata una! Si chiama ORB (Organic Radical Battery), è una batteria a base polimero, viene prodotta per stampaggio completa di circuiteria ed è, appunto... flessibile!
Con uno spessore di meno di 1 mm, la ORB si presta a diverse applicazioni. La versione da 0,3 mm (vi avevamo parlato in passato di una soluzione da 0,7 mm), ad esempio, sarebbe perfetta per alimentare e-reader di aspetto analogo al classico giornale cartaceo, anche se il piccolo prototipo - grande quanto una carta di credito - ha ancora capacità piuttosto limitata: 3 mAh, sufficienti ad aggiornare un piccolo display appena 2000 volte.
In compenso, si ricarica molto in fretta - circa 30 secondi - e mantiene il 75% della sua capacità dopo 500 cicli di carica/scarica, che è poco per la produzione in serie ma non è male per un prototipo. Per ora, le applicazioni più raggiungibili sono quelle legate alle carte di credito. Non a caso è stata mostrata in quel formato. Si pensa, ad esempio, a carte "intelligenti" che possano mostrare il saldo senza necessità di un bancomat, o di chiavi d'albergo evolute che possano offrire nuove tipologie di servizi.
Un altro settore di applicazione, come suggerito dalle immagini in queste pagine (fonte NEC), è la tecnologia indossabile. Anche in questo settore, molti hanno proposto abiti con qualche tipo di elettronica a bordo, senza però preoccuparsi troppo di come alimentare quell'elettronica. La Nec ORB sembra la soluzione ideale.