Negroponte anticipa il futuro che ci attende, come 19 anni fa

Nicholas Negroponte, il fondatore del Media Lab del MIT, ha profetizzato in un'intervista il futuro che ci attende. Sull'interazione ad esempio il prossimo passo potrebbe essere un apparecchio che riconosce i gesti voluti e quelli compiuti per errore.

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a cura di Dario D'Elia

Nicholas Negroponte, il guru del Media Lab del MIT, prosegue con le sue profezie. Nel 1995 il suo libro "Essere digitali" anticipò novità tecnologiche che noi oggi diamo per scontate. Riccardo Staglianò l'ha intervistato per La Repubblica e scoperto che oggi la battaglia più importante di Negroponte riguarda il diritto di connettività alla Rete.

"La connessione è un diritto umano. Ogni essere umano, in quanto tale, dovrebbe avere accesso a Internet", ha confermato il guru.

Nicholas Negroponte - Esseri Digitali

Essere digitali

Interessante anche il suo punto di vista sugli e-book. "I prossimi passi riguarderanno più la scrittura che la lettura. Una storia, in futuro, potrà avere più a che fare con un modello narrativo che con una modalità espressiva. E quel modello sarà usato per generare, in maniera personalizzata grazie al software, un film, un audio, un'animazione, un testo o qualsiasi altra cosa. Magari una pillola", ha dichiarato.

Per quanto riguarda invece l'interazione uomo-macchina, che 19 anni fa sosteneva potesse essere rivoluzionata grazie al touch, oggi pensa potrebbe avvantaggiarsi di un altro salto tecnologico. "Il prossimo passo potrebbe essere un apparecchio che riconosce i gesti voluti e quelli compiuti per errore, come quando si aprono applicazioni che non volevamo aprire e così via. Ma la parte che davvero mi lascia senza parole, e che mi sembra abbia molto a che fare con l'arrogante recalcitranza della Apple, è la limitatezza della correzione automatica. Anche questa è personalizzabile e bisogna migliorarla il prima possibile".

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Nicholas Negroponte

Se la tecnologia distrugga più lavori di quanti ne crei, Negroponte ha una posizione chiara. Prima di tutto la tecnologia "è utilizzata per imparare meglio e costruire così una società con maggior resilienza anche di fronte agli sconvolgimenti del mondo del lavoro". In secondo luogo "tutto è relativo". Domani potrebbero esservi proteste "contro le auto senza pilota per far sì che gli autisti di Uber continuino ad avere di che campare".

Netta poi la posizione nei confronti degli editori che vorrebbero spremere Google News. "Mi sembra un'idea assai bizzarra. Google genera così tanto traffico verso quei siti che, da parte loro, pretendere anche una parte dei proventi del motore di ricerca mi parrebbe altrettanto folle dello scenario in cui fosse Google a pretendere un po' dei profitti realizzati dai siti che linka".

Infine le tecnologie chiave dei prossimi 10 anni. "I veri grandi cambiamenti saranno nella biotecnologia, specialmente all'intersezione tra microelettronica e biologia. Man mano che riusciamo a produrre chip sempre più minuscoli realizzare robot che possano vivere nel nostro sistema sanguigno, eliminando tutte le nostre malattie, diventa realistico. A quel punto il mondo sarà davvero un posto diverso", ha sottolineato Negroponte.