Nel 2017 voli spaziali commerciali, pronto il reality show

Nel 2017 dovrebbero iniziare i voli spaziali con i velivoli privati di Boeing, SpaceX e Sierra Nevada. I progetti sono finanziati dalla NASA per trasportare gli astronauti avanti e indietro dalla Stazione Spaziale Internazionale, ma c'è già chi pensa a un reality show su Marte.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Boeing, SpaceX e Sierra Nevada sono in corsa per realizzare le navicelle spaziali che dovrebbero iniziare i voli di test fra il 2015 e il 2016 per sostituire gli Shuttle. A guidarle saranno piloti collaudatori delle aziende private. La realizzazione dei progetti è subordinata all'ottenimento dei finanziamenti, che nel contesto politico economico odierno non sono affatto scontati. Un dirigente di Boeing ha rivelato alla stampa che il modulo CST-100 dovrebbe essere pronto nel 2016 per compiere tre giorni di prove di volo orbitale con piloti dell'azienda. Potrà trasportare un massimo di sette passeggeri.

Sierra Nevada Dreamchaser

Space X spera di avere pronta la sua navicella Dragon per la metà del 2015 e di poter trasportare gli astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale entro la fine dello stesso anno. Questa soluzione ha già completato due voli da e verso la stessa destinazione e potrà trasportare fino a sette astronauti.

Sierra Nevada invece ha riposto le sue speranze in un orbiter alato che ha tutta l'aria di una navicella spaziale in miniatura. Lo spaceplane Dreamchaser, così si chiama, in origine era stato sviluppato dalla NASA come scialuppa di salvataggio per la stazione spaziale. Anche in questo caso i posti a sedere saranno sette.

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I voli di prova saranno parte di un complesso processo di certificazione da parte della NASA, e soldi permettendo nel 2017 potrebbero iniziare i voli privati da e per la stazione spaziale. Uno dei punti che non sono stati ancora chiariti è se a bordo dei voli ci saranno o meno piloti dell'Agenzia Spaziale o un mix di piloti privati e di passeggeri con le tute NASA.

Quello che pare certo è che dopo la soppressione degli Shuttle, fino a quando Boeing, SpaceX e Sierra Nevada non avranno pronti i veicoli spaziali gli astronauti a stelle e strisce saranno costretti a dipendere dalla navicella spaziale russa Soyuz per andare a tornare dalla Stazione Spaziale Internazionale, con costi di oltre 60 milioni di dollari per ciascun posto a sedere.

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"Da più di un anno, ossia da quando la navetta Atlantis ha completato l'ultima missione spaziale, gli Stati Uniti d'America non hanno più la capacità di mandare persone nello spazio", ha spiegato Garrett Reisman, un astronauta degli Shuttle ora a capo del programma di SpaceX.

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SpaceX, Boeing, e Sierra Nevada hanno vinto contratti con la NASA per un totale di 900 milioni di dollari in relazione al programma Commercial Crew Integrated Capability Initiative (CCiCap), che ha l'obiettivo di stimolare lo sviluppo del settore privato nella produzione di navicelle in grado di trasportare equipaggi avanti e indietro dalla stazione spaziale. 440 milioni sono andati a Sapce X, Boeing si è aggiudicata un contratto pari a 460 milioni di dollari, mentre a Sierra Nevada sono stati assegnati 212,5 milioni di dollari.

Non è detto che i velivoli di cui abbiamo parlato non verranno impiegati anche per altre attività commerciali. The Verge riferisce per esempio dell'intenzione di realizzare un programma televisivo che descriva lo sbarco e la vita su Marte. Si tratta insomma di un reality show, per il quale si cercano candidati maggiorenni disposti a passare otto anni della propria vita solo nel percorso di formazione per intraprendere il viaggio spaziale. La selezione dei candidati avverrà nella prima metà di quest'anno. Ci sarà la stessa calca che vediamo ai provini del Grande Fratello?