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a cura di Alessandro Crea

Black Mirror, il celebre sci-fi distopico di Netflix, potrebbe offrire nella quinta stagione un episodio interattivo, in cui cioè sarà lo spettatore a decidere gli sviluppi e il finale, secondo i dettami del "choose your own adventure". Netflix in realtà non ha ancora nemmeno annunciato ufficialmente la quinta stagione, ma l'indiscrezione viene dal solitamente affidabile Bloomberg.

La testata afferma anche che la nuova stagione arriverà prima della fine dell'anno, secondo l'ormai collaudato schema dell'esordio nell'ultimo trimestre, già seguito dalla terza e dalla quarta stagione (ottobre 2016 e dicembre 2017).

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L'idea di un episodio interattivo non è nuova e anzi la stessa Netflix l'ha sperimentata con alterne fortune negli anni passati, sia per quanto riguarda i prodotti per bambini che per adulti. Uno dei prodotti più recenti e che più ha sperimentato in maniera radicale questa soluzione è stato Mosaic di Steven Soderbergh, che tramite un'app per iOS e Android dava la possibilità allo spettatore di continuare a seguire la vicenda introdotta inizialmente, selezionando il punto di vista di questo o quel personaggio coinvolto, in un gioco di specchi che frantumava il concetto di verità e oggettività in una miriade di punti di vista parziali.

L'esperimento non è stato un successo planetario, tanto che HBO ha poi rimontato il girato producendo una serie TV più "canonica", ma è stato sufficiente a convincere molti addetti ai lavori che un pubblico ormai avvezzo alle complesse narrazioni offerte da molti videogiochi basate proprio sulla scelta sia pronto per approcci di questo tipo anche in TV.

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Black Mirror poi si presta particolarmente, data la sua natura science-fiction in cui si analizza l'impatto delle nuove tecnologie sulla vita delle persone e sulla società. Secondo Bloomberg infatti è possibile che in qualche modo la scelta degli snodi narrativi tramite soluzioni tecnologiche sia in qualche modo legata alla trama stessa dell'episodio, in una sorta di gioco metanarrativo in cui il contenuto è anche la cornice.

L'ipotesi è dunque sicuramente affascinante e potrebbe mandare un segnale forte per la creatura di Charlie Brooker, la cui capacità di critica sociale era sembrata affievolita nella scorsa stagione, con troppi episodi che galleggiavano tra l'ovvio e l'ottimistico. Se davvero la serie arriverà entro la fine dell'anno comuqnue ormai dovrebbe esserci poco da attendere per l'annuncio ufficiale della quinta stagione e la comunicazione di qualche dettaglio aggiuntivo.