Nielsen/NetRatings: le page view non servono più

Nielsen/NetRatings d'ora in poi valuterà l'audience dei siti calcolando soprattutto i dati di permanenza degli utenti.

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a cura di Dario D'Elia

Introduzione

Nielsen/NetRatings, società leader in indagini di mercato e rilevazione dell'audience online, ha confermato di aver intenzione di rinnovare i suoi metodi d'analisi. D'ora in poi presterà maggiore attenzione alla permanenza temporale degli utenti sui siti, ridimensionando il valore delle page view (pagine visitate). Insomma, siamo di fronte ad una rivoluzione che avrà effetti sconcertanti sul web-marketing.

Secondo il New York Times, infatti, l'iniziativa di Nielsen/NetRatings sarebbe una diretta conseguenza del successo del video-sharing e delle nuove piattaforme di social networking che rendono ormai il conteggio delle singole pagine web visitate privo di senso.

Al momento tutte le società di analisi valutano con attenzione più parametri per compilare i ranking dell'audience, come ad esempio il tempo medio di consultazione e il numero di sessioni di ogni utente, le pagine web visitate, etc. Il problema è che le realtà emergenti del web 2.0 sono prettamente basate sulla riproduzione di contenuti o l'utilizzo di servizi client online, che ovviamente non hanno niente a che fare con il vecchio concetto di "pagina".

Insomma, è evidente l'esigenza di un nuovo metodo. Infatti, non è un caso, che realtà affermate come YouTube, MSN SoapBox e Metacafe si distinguano sempre per un numero di page view più basso di quanto ci si potrebbe attendere. "Tutto ciò che è realizzato in Ajax o che riguarda lo streaming pensiamo che sia rilevabile al meglio con il conteggio dei minuti", ha confermato Scott Ross,direttore del product marketing di Nielsen. "Stiamo cambiando il nostro modo di valutare i dati. Il calcolo delle page view rimarrà ma non sarà più importante come in passato".