Corpo macchina

Recensione - Test della D7100, nuova top di gamma tra le reflex Nikon APS-C. Versatile, dotata di sistema AF di prima classe e caratterizzata da finiture semi-pro, è però penalizzata da un buffer ridotto all'osso.

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a cura di Tom's Hardware

Corpo macchina

La D7100 aggiorna il precedente modello D7000 rilasciato nel 2010, portando, come abbiamo visto, diverse innovazioni "sotto il cofano" ma mantenendo sostanzialmente inalterata la struttura del corpo macchina. La vista dall'alto mostra ora un microfono stereo, la nuova voce "Effects" sulla ghiera dei programmi e il pulsante video sistemato appena dietro il pulsante di scatto, leggermente a sinistra. L'effetto complessivo è molto simile ad altri recenti corpi macchina del marchio, come la D600 - così, chi desidera una coppia di corpi DX/FX semi-pro, si troverà subito a proprio agio.

Alcuni pulsanti si trovano già nella parte anteriore del corpo macchina. Due a sinistra, cioè tra impugnatura e obiettivo, programmabili ma tipicamente associati al controllo della profondità di campo (Pv) e al passaggio dal formato DX al formato ridotto 1.3x (Fn). Sul lato destro, l'ormai classico selettore AF/MF con pulsante centrale per il passaggio tra le diverse modalità AF e due piccoli pulsanti dedicati al bracketing e al controllo del flash integrato (sollevamento, modalità, compensazione).

Nella parte superiore troviamo a sinistra la ghiera dei programmi, che offre le modalità di scatto PASM, i modi full-auto, le Scene, due preset personalizzabili e la nuova posizione "Effects", che attiva uno tra i 7 effetti speciali disponibili durante lo scatto (Visione notturna, Bozzetto a colori, Miniatura, Selezione colore, Silhouette, Hi/Low key). Appena sotto, concentrica alla ghiera dei programmi, si trova una seconda ghiera dedicata alla modalità di avanzamento (scatto singolo, continuo ad alta o bassa velocità, silenzioso, autoscatto, con sollevamento anticipato dello specchio). La posizione, unita al fatto che entrambe le ghiere sono dotate di un blocco meccanico contro la rotazione accidentale, rende la selezione della modalità di avanzamento piuttosto difficoltosa; è questo uno dei due appunti che a nostro avviso si possono muovere a questo corpo macchina.

Il lato superiore destro, identico a quello di altri recenti corpi Nikon (D600/D800), ospita il pulsante di scatto con selettore di accensione concentrico, la ghiera di comando secondaria, i pulsanti di compensazione e modalità di lettura esposimetrica e quello di registrazione video. Non manca naturalmente il display informativo LCD.

Sul dorso, nella parte destra troviamo la ghiera di regolazione principale, il pulsante di blocco esposimetrico, il PAD direzionale che funge tra l'altro da selettore del punto AF, il pulsante con selettore LiveView foto/video e un ultimo pulsante Info.

A sinistra, troviamo invece innanzitutto i due pulsanti Play e Cestino, affiancati nella parte alta e ben raggiungibili, seguiti da una colonna di pulsanti "accessori": Menu, WB/Guida/Proteggi, Qualità/Zoom+, ISO/Zoom- e il pulsante "i" dedicato alla modifica delle informazioni visualizzate e al ritocco foto.

Proprio la posizione del pulsante ISO costituisce, a nostro avviso, il secondo e ultimo difetto ergonomico di questo corpo macchina (e di altri recenti). La logica è che si preme il pulsante con la mano sinistra e si utilizzano entrambe le ghiere con al mano destra per sfruttare le evolute funzioni Auto ISO di cui parleremo tra poco. Ha la sua logica, senza dubbio, ma continuiamo a preferire che tutti i pulsanti importanti per lo scatto siano raggiungibili dalla mano principale.

Il display posteriore è cresciuto rispetto alla D7000 tanto in dimensioni quanto in numero di punti, ed è ora un 3,2 pollici con risoluzione VGA 640x480 da 1.228.800 punti. I circa 300.000 punti in eccesso (640x480x3=921.600) sono dovuti all'aggiunta di un punto bianco oltre ai tre RGB, che migliora la brillantezza del display e, paradossalmente, ne riduce i consumi dato che consente di abbassare il livello della retroilluminazione. Il design gapless, altra novità rispetto alla D7000, aiuta a ridurre i riflessi, migliorando la leggibilità in esterno.

Molto buona l'autonomia, 950 scatti misurati secondo il solito standard CIPA, anche se la D7000 riusciva a fare ancora meglio (1050).