Nikon Z9: oltre quello che ci aspettavamo

Siamo stati alla presentazione di Nikon Z9, la nuova mirrorless di alta gamma del famoso produttore di macchine fotografiche.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Abbiamo testato in anteprima la nuova ammiraglia del mondo mirrorless Nikon, l’attesa Z9. Negli spazi di uno sporting club torinese, abbiamo avuto modo di toccare con mano e provare la fotocamera che rappresenta la punta di diamante del Sistema Z; artiste acrobate, atletica e tennis sono state le discipline che ci hanno consentito di provare la fotocamera che prometteva grandi performances ed effettivamente non siamo rimasti delusi, anzi…

I primati della Z9

Durante la presentazione della fotocamera sono stati evidenziati i punti salienti, potremmo chiamarli i nuovi record, di questa ammiraglia:

  • sensore CMOS Fully-stacked - Velocità read-out più veloce per scatti senza rolling shutter;
  • mirino Real-Live - Mirino HDR senza blackout grazie alla tecnologia dual stream e fino a 3000nits di luminosità - nessuna simulazione necessaria, tutto reale!;
  • frame rate più elevati - fino a 120 fps;
  • nove tipi di rilevamento simultaneo del soggetto - in foto e video;
  • registrazione RAW 8K 60p in-camera - registra fino a 125 minuti di 8K RAW (richiede aggiornamento firmware);
  • 3D-Tracking;
  • più robusta di D6, la migliore della classe - completamente operativa fino a -10° Celsius;
  • active Double Sensor Coat - repellenza attiva verso polvere per mantenere il sensore pulito.

Non c’è stato modo di verificare proprio tutte queste eccellenze, soprattutto – per fortuna! – non abbiamo provato la temperatura di -10°, ma dalla intensa giornata di test abbiamo riportato delle impressioni che condividiamo.

Primo contatto

Una macchina possente, in lega di magnesio, che pesa circa 1,3 kg; resistente alle intemperie, dà la sensazione di una macchina completa, professionale, e le prove che faremo ce lo hanno confermato. È dotata di due alloggiamenti per le memory card, infatti è possibile utilizzare sia le schede di memoria XQD che le nuove CFexpress. Una nota di colore: durante la presentazione hanno specificato che – attualmente – nemmeno la più performante delle schede è abbastanza veloce per la Z9!

La nuova batteria EN-EL18 è decisamente efficace con la sua capacità di 3300 mAh.  Ottima impressione il monitor LCD touchscreen TFT: 8 cm di diagonale e basculante verso il basso e verso l’alto di 90 gradi, sia a destra che a sinistra senza uscire dall’asse del corpo macchina. Il mirino è comodo, di buone dimensioni e con oculare circolare; sul monitor si visualizza il menu digitale e le funzioni sono personalizzabili per avere comodamente a portata di mano il proprio settaggio ideale.

Cosa permette il sensore CMOS Fully-stacked da 45,7 Mpx? Letture 12 volte più veloci rispetto a Z7 II e riduzione al minimo dell’effetto rolling shutter.

La gamma ISO da 64 a 25600, estendibile fino a ISO 32 e ISO 102400, permette di scattare anche con pessime condizioni di luce mentre l’otturatore elettronico scatta da 30 secondi fino a 1/32000s. L’otturatore è elettronico e il rumore di scatto è artificiale, quindi può scattare anche completamente in silenzioso; durante il cambio di ottiche una tendina protegge il sensore da polvere e urti.

Il processore è un Expeed 7 che, oltre a elaborare e gestire la grande quantità di file, alimenta anche il nuovo mirino con sistema Real-Live, un sistema che elimina completamente il blackout durante la fase di scatto; sensore e processore gestiscono il nuovo sistema AF con rilevamento dei soggetti da 493 punti (405 punti area AF auto). Sono inoltre disponibili 10 modi Area AF per dare la configurazione preferita alla funzione AF.

A cosa serve la IA della Z9? L’intelligenza artificiale riconosce persone, animali, uccelli e veicoli presenti nella stessa scena e, grazie all’algoritmo di calcolo, riesce ad agganciare e seguire il soggetto anche se si muove nell’inquadratura.

Caratteristiche che si sono rivelate molto utili quando abbiamo fotografato a mano libera la partita di tennis, su un campo coperto senza l’ausilio di illuminatori supplementari o flash, arrivando addirittura a frizzare, senza alcuna difficoltà, l’istante dell’impatto della pallina sulla racchetta, sia con i 30 fps, ma ancor più facile con 120 fps, anche se a quest’ultima velocità la risoluzione diminuisce ai, comunque accettabili, 11 Mpx. Anche utilizzata con Super Zoom la fotocamera è ben bilanciata e la doppia impugnatura, con i relativi doppi comandi di scatto, permette di scattare sia in orizzontale che in verticale nel massimo della comodità e maneggevolezza. Altra caratteristica che semplifica l’operatività è la possibilità di assegnare funzioni specifiche sia ad alcuni pulsanti che ad una delle ghiere degli obbiettivi della serie Z.