Nintendo è la bestia nera di Greenpeace

Il rapporto sull'elettronica "compatibile" di Greenpeace continua a premiare Nokia e sottolineare l'inefficienza di Nintendo e altri

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a cura di Dario D'Elia

Nintendo continua a distinguersi negativamente nella classifica di Greenpeace sulle aziende più ecologiche. L'ultimo rapporto ha evidenziato uno scenario quanto mai cristallizzato, con Nokia prossima all'eccellenza e il colosso giapponese dell'intrattenimento videoludico sul fondo della classifica.

Da una parte l'azienda scandinava continua a distinguersi per la campagna di ritiro delle vecchie apparecchiature, la progressiva eliminazione dei materiali plastici dai dispositivi e dei dannosi ritardanti di fiamma. Dall'altra Nintendo si ostina a non attivare un programma di ritiro e a contenere i consumi energetici della sua catena produttiva. L'unica consolazione è che Wii è la console che consuma meno.

In posizioni ancora accettabili: Sony Ericsson, Samsung e Toshiba. Philips ha perso un po' di posizioni, a causa del mancato utilizzo di plastiche riciclate, poca informazione per i consumatori, mancanza del ritiro volontario: insomma, una policy di e-waste criticabile.

Nelle ultime posizioni: Lenovo, Microsoft e appunto Nintendo. "Provoca delusione che aziende così innovative e dinamiche si stiano muovendo così lentamente  quando potrebbero sfruttare le regolamentazioni di cui abbiamo bisogno riguardo alle emissioni, un'opportunità d'oro", sostiene Greenpeace.