Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

A poco più di una settimana di distanza dalle lettere d'avviso inviate a Nintendo e Sony da parte della Federal Trade Commission riguardo alle politiche troppo restrittive sulle riparazioni, le due aziende nipponiche si sono ammorbidite, cambiando in parte le proprie regole.

Tutto come ricorderete è iniziato lo scorso aprile, quando la Federal Trade Commission statunitense si è accorta che dal 1975 negli USA esiste una legge che vieta ai produttori di porre restrizioni sulle modalità di riparazione dei propri prodotti in garanzia (Magnuson-Moss Warranty Act). L'ente decideva così di far rispettare quella legge, iniziando a inviare lettere di avvertimento a diversi produttori.

D2dqJy6pptzzFY9veVVbPg 970 80

A maggio toccava, tra gli altri, anche a Sony e Nintendo, accusate di abuso e violazione dei diritti dei consumatori, in quanto non si può vietare di rivolgersi a terzi per le riparazioni, anche durante il periodo di garanzia, e la rimozione degli adesivi sugli chassis di molti prodotti elettronici non può essere considerata una violazione dei termini di garanzia.

Leggi anche: USA: riparare dispositivi è sempre legale, altro che sigilli

Preso atto dell'avviso e dei 30 giorni di tempo per adeguarsi prima di incappare in sanzioni, Nintendo e Sony hanno quindi deciso di modificare leggermente le proprie disposizioni. Sony ad esempio rifiuterà di riparare prodotti in garanzia con sigilli danneggiati o mancanti o utilizzati con periferiche prive di licenza soltanto nel caso in cui sia chiaro che il danno subito è stato causato da tali comportamenti.

Leggi anche: USA, basta con il monopolio delle riparazioni

Se ad esempio avete aperto la PlayStation e montato un hard disk di vostra scelta e facendolo avete in qualche modo danneggiato la scheda madre o altri componenti elettronici, oppure l'hard disk stesso è improvvisamente esploso causando altri danni alla console, la riparazione non potrà avvenire in garanzia. Allo stesso modo anche Nintendo ha specificato che la garanzia sarà invalidata solo se sarà chiaro che l'utilizzo di prodotti non licenziati da Nintendo sia la causa del danno.  

bollini
I bollini della discordia

Al momento questi cambiamenti riguardano i soli Stati Uniti, ma chissà che l'esempio statunitense non serva da stimolo per le organizzazioni dei consumatori in giro per il mondo ad impegnarsi affinché le regole cambino in senso più democratico anche nei propri Paesi.