Nizza smart city, i cittadini risparmiano e hanno più servizi e sicurezza

Nizza è una delle prime cinque smart city del mondo, insieme a Barcellona. Una fitta rete di sensori per traffico, rifiuti, qualità dell'aria, illuminazione e parcheggi. Mille telecamere per la sorveglianza con algoritmi per rilevare i movimenti "sospetti".

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a cura di Pino Bruno

Le prime (vere) smart city al mondo? Nell'ordine sono Barcellona, New York, Londra, Nizza e Singapore, secondo la classifica elaborata da Juniper Research per il 2015. Il vecchio continente se la cava bene, con due piazzamenti nella top five. Di Barcellona abbiamo parlato l'anno scorso, oggi invece facciamo un salto a Nizza, dove sono già stati investiti 64 milioni di euro per fare della "capitale" della Costa Azzurra un gioiello della tecnologia al servizio dei cittadini. Come? Andiamo a scoprirlo insieme.

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Il sistema adottato a Nizza

Se siete già stati a Nizza, avete sicuramente passeggiato sullo splendido lungomare, la Promenade des Anglais. Ebbene, spostandovi verso l'interno c'è il Boulevard Victor Hugo. È su questa strada che l'amministrazione comunale ha concentrato la sua azione, con un sistema di reti per ottimizzare il controllo e la gestione del traffico automobilistico, dei parcheggi, dell'illuminazione stradale, dello smaltimento dei rifiuti e della qualità ambientale. All'operazione Boulevard Connecté, avviata due anni fa, partecipano Cisco, IBM, Prismtech, Vortex, Veolia, Schneider, Orange, Alstom, Bosch e EDF-ERDF.

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Boulevard Connecté non è soltanto un progetto, ma un laboratorio a cielo aperto. Al centro del sistema ci sono sensori che misurano ventiquattr'ore su ventiquattro temperatura, umidità, intensità del campo magnetico e luminosità.  I dati vengono inviati nel Cloud ed elaborati per trarne indicazioni operative. Ad esempio, la variazione del campo magnetico viene utilizzata per rilevate le auto parcheggiate e la disponibilità di posti, fruibile attraverso l'applicazione per smartphone Nizza Pass.

Il posto libero può essere prenotato a distanza. Se una macchina sta occupando un posto che il conducente non ha pagato, viene inviata una notifica alla polizia e la multa è garantita. I dati su temperatura e umidità sono collegati alla rete antincendio, mentre i sensori luminosi adeguano l'intensità dei lampioni, che danno più luce se piove o c'è nebbia e meno luce se ci sono molti veicoli con i fari accesi. Altri sensori sono collegati ai cassonetti dei rifiuti, per ottimizzarne la raccolta. I camion della spazzatura non girano a vuoto ma intervengono soltanto quando i contenitori sono colmi. 

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I sensori del Boulevard Connecté comunicano con i dispositivi di rete Vortex installati sui pali dell'illuminazione, che convogliano i dati nel Cloud, poi elaborati su una piattaforma dedicata. I risultati? Il traffico nell'area è stato ridotto del 30 per cento, il Comune incassa dai parcheggi il 35 per cento in più, l'inquinamento dell'aria è calato del 25 per cento e il risparmio di energia elettrica per l'illuminazione pubblica è dell'80 per cento.

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Del progetto fanno parte anche le piccole cabine Spot Mairie, box simili a quelli per farsi le foto tessera, installati nei centri commerciali. Il cittadino entra, si siede e comunica in video e in voce con gli impiegati comunali, per il disbrigo delle pratiche burocratiche. Lo Spot Mairie è dotato di touchscreen per la richiesta di documenti che vanno in stampa nello stesso box. Il servizio è gratuito, accessibile a tutti e non prevede prenotazioni. È disponibile durante l'orario di apertura del centro commerciale, ampliando quello disponibile negli uffici pubblici. Nei parchi pubblici, invece, sono attivi robot per la pulizia dei viali e dei prati.

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Il Comune va dove sono i cittadini

Tutto merito di un sindaco ambientalista e tecnologicamente colto, Christian Estrorsi, che ha voluto investire in innovazione per fare di Nizza una città ancora più bella e accogliente. I detrattori del primo cittadino nizzardo dicono che è stato messo su un enorme Grande Fratello, con mille telecamere di sorveglianza sparse dappertutto, governate da algoritmi in grado di cogliere ogni movimento "sospetto" tra la folla. Alla maggioranza dei cittadini piace, perché si sentono più sicuri, ma è indubbiamente l'altra faccia della medaglia di una città iperconnessa.